Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
«Bene l'intervento della Polizia di Stato, attraverso la quale al noto locale Puro, trasformato in modo non legittimo in una discoteca, è stata irrogata una sanzione oltre ad altri provvedimenti idonei ad evitare il reiterarsi di una attività abusiva e di concorrenza sleale nei confronti di attività di intrattenimento svolte con tutti i crismi della legalità».
Così si esprime Silb-Confcommercio Modena in merito all'operazione della Polizia amministrativa della Questura condotta negli scorsi giorni nei confronti del Puro.
«Non ci stancheremo mai di continuare ad affermare in tutte le sedi», puntualizza il sindacato dei locali da ballo aderenti a Confcommercio, «come non possa avere tregua la battaglia contro un fenomeno, come quello dell'esercizio abusivo di attività di intrattenimento, che rappresenta anche a Modena un forte elemento di concorrenza sleale nei confronti di tutti quegli operatori che lavorano nella legalità ed osservanza di ogni regola, nonché un grave fattore di rischio per la sicurezza della clientela».
«La musica è un valore», prosegue l'associazione, «e Modena è davvero la capitale della buona musica, ma noi vogliamo da sempre che il divertimento e intrattenimento siano legali e che la musica stessa possa essere ascoltata e ballata in tutta sicurezza nei locali in possesso dei requisiti strutturali e amministrativi richiesti per l'esercizio dell'attività di 'intrattenimento danzante'».
Come è noto, per poter far ballare delle persone in un pubblico esercizio o organizzare un concerto, è necessario avere una serie di certificazioni e autorizzazioni, che vanno dalla prevenzione incendi del locale e di tutti gli arredi, alla certificazione sulla statica dell’immobile, oltre all’utilizzo di specifico personale per la sicurezza del locale, alla presenza di un adeguato numero di uscite di sicurezza: il tutto, vagliato ed approvato dalla commissione di vigilanza sul pubblico spettacolo presso al Prefettura.
«Un doveroso ringraziamento va poi nuovamente al dottor Nicola D'Amico», conclude la nota, «che, dopo l'operazione sul 212, conferma con l'iniziativa nei confronti del Puro il promesso impegno della Questura nella lotta alla piaga dell'abusivismo e per un mercato sempre più 'pulito'».