Le politiche strutturate e coordinate a livello europeo o nazionale per la riduzione delle emissioni inquinanti stanno avendo i loro effetti sul clima, anche nel bacino padano, uno dei più inquinati d'Europa. La conferma arriva dall'osservatorio nazionale del Cnr del monte Cimone uno dei più importanti a livello europeo sull'analisi del clima, dove lavora come responsabile, Paolo Cristofanelli: 'Specifichiamo subito che anche sul Cimone le sacche di inquinanti che si formano nelle pianure comunque possono risalire anche verso le montagne e quindi influenzare la qualità dell'aria e livelli di climalteranti inquinanti che monitoriamo al Monte Cimone. Ma in particolare, quello che osserviamo ormai da tanto tempo, è che per alcuni composti per i quali esistono delle normative molto stringenti a livello internazionale e nazionale, si iniziano a vedere segnali positivi. E' il caso ad esempio, della riduzione dei clorofluorocarburi, banditi a livello internazionale ormai da qualche decina di anni e dei quali al Cimone, come un altri osservatori del genere, notiamo una costante diminuzione. Così come anche di alcune sostanze inquinanti come composti organici volatili di solfati nelle particelle, e lo stesso ozono che in una condizione di fondo come quella di Monte Cimone sta mostrando un andamento di livellamento del trend se non ad una diminuzione'
Risultati che si possono ricondurre agli effetti delle manovre e delle limitazioni alle emissioni? 'Diciamo che dove esistono, azioni molto strutturate, producono effetti che pur a livello continentale rappresentano dei segnali positivi'
Smog, dal Cimone inquinanti in calo
Paolo Cristofanelli, dell'Osservatorio del CNR del Cimone conferma che su larga scala la concentrazione di pericolosi inquinanti si sta riducendo
Paolo Cristofanelli, dell'Osservatorio del CNR del Cimone conferma che su larga scala la concentrazione di pericolosi inquinanti si sta riducendo
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