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Strage Odessa: quando nazionalisti ucraini massacrarono manifestanti filo-russi

Strage Odessa: quando nazionalisti ucraini massacrarono manifestanti filo-russi

Su questi fatti si concentrerà un incontro on line promosso dal circolo culturale de La Terra dei Padri di Modena lunedì 7 marzo alle 21.15


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Era il il 2 maggio 2014 quando ad Odessa, in Ucraina, un gruppo di nazionalisti di estrema destra ucraini si resero responsabili di una strage di manifestanti sostenitori del precedente governo filo russo, che si opponevano al nuovo governo instauratosi nel Paese in seguito alle rivolte del 2013. Nel rogo della Casa dei sindacati e nei linciaggi successivi morirono almeno 48 persone. Frange paramilitari nazionaliste, compresa la famosa Pravyj Sektor, circondarono l'edificio e appiccarono il fuoco. Nell'incendio trovarono subito la morte 42 persone (34 uomini, 7 donne e un ragazzo di diciassette anni). I pochi che riuscirono a fuggire alle fiamme furono linciati dai militanti neonazisti che circondavano il palazzo. Tra le vittime del massacro furono trovate anche persone colpite da armi da fuoco e mutilate con armi da taglio.
Il Ministro degli Interni ucraino e la Polizia sostennero da subito che i manifestanti anti-governativi fossero rimasti uccisi dalle fiamme scaturite dai loro stessi lanci di bombe molotov. Anche la stampa vicina al nuovo governo attribuì l'incendio ai manifestanti filo-russi. Ben presto questa versione venne smentita dalle testimonianze dei sopravvissuti e di vari osservatori.
Nessun processo è stato intentato per la strage.

Su questi fatti si concentrerà un incontro on line promosso dal circolo culturale de La Terra dei Padri di Modena lunedì 7 marzo alle 21.15. Sarà presente una testimone diretta di quei fatti che oggi vive in Toscana. Olga si salvò per miracolo da quella carneficina. In Italia è arrivata nel 2015 e ha chiesto asilo politico: le è stato riconosciuto lo status di rifugiato nel 2016.

'Da 15 giorni le immagini dell'Ucraina arrivano su ogni televisore, sui pc, sui giornali, su ogni telefono. Pochi però hanno raccontato quello che é successo in Ucraina negli ultimi anni. In questo spazio racconteremo un terribile dramma colpevolmente fatto passare sotto silenzio, perché la conoscenza degli accadimenti nascosti può insinuare il tarlo del dubbio - si legge in una nota del Circolo -. Il 2 maggio 2014 a Odessa anche il cielo ha pianto lacrime amare, lo racconteranno Lorenzo Maria Pacini e Fabio De Maio, con la testimonianza di Olga che era nella casa del popolo quando si scatenò una terribile furia omicida, dettata dall'odio'. Sarà presente anche Dario Cattaneo, il sindaco di Ceriano Laghetto che ha dedicato una piazza ai Martiri di Odessa. Concluderà Luca Rossi dell'Associazione Russia- Emilia Romagna.
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