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Le sardine modenesi che subito dopo il presidio in piazza Grande a Modena hanno dichiarato dal palco elettorale del Presidente della regione, pubblicamente, oltre alla loro contrarietà a Salvini, il loro appoggio alla sinistra e a Stefano Bonaccini alle prossime elezioni regionali, si stanno nuovamente mobilitando. Ancora una volta di fatto esclusivamente in funzione di Salvini, ovvero contro Salvini.
Questo è ciò che ha animato questa mattina l'appuntamento di Finale Emilia, dove il leader del Carroccio inizierà domani il suo nuovo breve tour elettorale nell'area nord della provincia di Modena. E questo è quanto sembra si stia organizzando, anche nel capoluogo. Dove Matteo Salvini arriverà, dopo il passaggio in alcuni comuni della bassa tra cui Mirandola, nel pomeriggio. Ore 18, appuntamento aperitivo in via Gallucci. Per poi cenare con i simpatizzanti, al ristorante Pizzeria Gran Morane.
Le tappe di Salvini di martedì 7 gennaio
Finale Emilia: dalle 0re 8,45 alle ore 9,20 Bar Mazzini e Discarica
Soliera: Ore 10,15 Visita al mercato di Piazza Lusuardi
Carpi: Ore 12,45 Visita in una azienda agricola
Mirandola: Ore 13,30 Pranzo al ristorante Saul
San Possidonio: Ore 15, Visita in Caseificio
Mirandola: Ore 16,15 Visita ad una azienda biomedicale
Modena: Ore 18, incontro aperitivo con la cittadinanza in via Gallucci. Ora 20,30 cena elettorale al ristorante Gran Morane
'Non appena è stato diffuso il programma della tappa modenese del 7 gennaio dell'ex vicepremier, Matteo Salvini, le sardine “democratiche” modenesi si sono subito messe all'opera per organizzare, attraverso un tam-tam social, contestazioni lungo tutto il cammino che percorrerà il leader leghista. Un dissenso mirato contro tutti coloro che si troveranno lungo il cammino di Salvini, attività commerciali comprese”.
La denuncia arriva dal capogruppo della Lega in Regione, Stefano Bargi, capolista del Carroccio a Modena alle Regionali del 26 gennaio, che stigmatizza: “Un conto è manifestare il proprio pensiero, un altro è contrastare con ogni mezzo quello del prossimo: si tratta di un atteggiamento non solo antidemocratico ma anche dannoso sia per le attività economiche, che altro non fanno se non adempiere al proprio lavoro, che per i lavoratori di quelle medesime attività economiche”.
“Non c'è che dire: l’aria a Modena e in Emilia sta diventando irrespirabile, e non solo per lo smog: lo diventa a causa di una violenza settaria e inquietante da parte di una sinistra, catechizzata da qualche cattivo maestro, per cui chiunque la pensi diversamente è fascista e non ha diritto di cittadinanza. Il caso Salvini-sardine di Modena è emblematico della deriva virulenta e violenta di questa campagna elettorale. Naturalmente in tale modo la sinistra ha tutto da perdere: lo ha insegnato la storia mille volte, ma naturalmente sono, ancora una volta, prediche inutili” conclude Bargi.