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Vaciglio, Art1 e Pd trovano una sintesi: sì alle 550 case ma... a saldo zero

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Una mozione che tenta di disinnescare i 5 Stelle e di strizzare l'occhio ai comitati. La novità in estrema sintesi è questa:?anticipare il saldo zero alla fase attuale anche di via Vaciglio senza aspettare l'applicazione del nuovo PRG. Ci? obbliga di fatto il Comune a permeabilizzare, decementificare e rendere quindi verde un'altra zona equivalente a quella che si andrà a cementificare con i famosi 550 alloggi


Vaciglio, Art1 e Pd trovano una sintesi: sì alle 550 case ma... a saldo zero
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Raccontano di trattative serrate, di 48 ore di scontri e di mediazioni e di una crisi evitata di un soffio, ma alla fine la maggioranza consiliare a Modena ha trovato una sintesi sul caso-Vaciglio. Art.1 e Pd hanno prodotto infatti una mozione condivisa a firma di Paolo Trande e Fabio Poggi. Una mozione che tenta di disinnescare i 5 Stelle e di strizzare l'occhio ai comitati. La novità in estrema sintesi è questa: anticipare il saldo zero alla fase attuale anche di via Vaciglio senza aspettare l'applicazione del nuovo PRG. Ciò obbliga di fatto il Comune a permeabilizzare, decementificare e rendere quindi verde un'altra zona equivalente a quella che si andrà a cementificare con i famosi 550 alloggi. Per il Pd e Art1 una 'rivoluzione' poichè, come diceva il sindaco Giancarlo Muzzarelli, l'area non faceva parte dei fattori del saldo zero, visto che era già dal 1975 considerata zona edificabile all'interno del perimetro dell'attuale piano regolatore.

Il documento

Ma ecco il punto centrale del testo della mozione presentata da Poggi e Trande.

'Il Consiglio comunale impegna la Giunta:

  • a realizzare l'obiettivo del “saldo zero” di consumo di suolo, in parallelo con l’avanzamento del progetto, attraverso risparmio e ripermeabilizzazione e/o forestazione (riconversione o compensazione) di una equivalente porzione di suolo pubblico o privato, meglio se nella zona interessata
  • a predisporre e discutere con i cittadini del quartiere un progetto di trasformazione a verde pubblico delle aree sottratte alla prevista (dagli strumenti urbanistici vigenti) edificazione (in vie Morane, Viterbo e della Pietra) attraverso l’incremento del “valore ambientale” complessivo dell’area mediante riforestazione urbana, valorizzando in tale contesto il “boschetto” di via Viterbo e il “bosco spontaneo” di via della Pietra dando così il via a quello che sarebbe il più importante progetto di riforestazione urbana a Modena finora realizzato, in continuità con le scelte di forestazione della cintura urbana e rafforzando il “raggio verde” che si verrà a creare partendo dal Parco delle Mura attraverso le diverse connessioni, i grandi parchi del quartiere e fino al corridoio verde del nuovo comparto che darà continuità anche all'importante ciclabile Modena – Vignola;
  • a prevedere, nell’attuazione del piano, quanto necessario affinché sia assegnata la priorità alla realizzazione delle infrastrutture viarie e in particolare alle tre rotatorie e studiare, e se tecnicamente possibile realizzare, un eventuale ulteriore accesso alla tangenziale per il nuovo comparto;
  • a procedere alla progettazione dei nuovi accessi alla complanare (prosecuzione di via Falcone e via Rosselli) quali nuovi ingressi a Modena da sud con conseguente decongestionamento delle vie Vaciglio, Morane e Nuova Estense;
  • a predisporre il progetto per trasformare tutto il quadrante residenziale compreso tra le vie Morane, Vignolese ed Estense in “zona 30”.

inoltre impegna la Giunta a:

  • confermare la prospettiva del “saldo zero” del consumo di suolo indicata nel Programma di Mandato, anche individuando le aree e/o le azioni necessarie a garantire in un arco temporale congruo la “ripermeabilizzazione” (desigillazione) di porzioni di territorio oggi impermeabili;
  • studiare quindi criteri e modalità per individuare regole da inserire nel regolamento edilizio per riportare porzioni di terreno urbanizzato, anche di proprietà di privati, ad aree permeabili;
  • rivedere le previsioni di consumo di suolo contenute nello strumento urbanistico vigente, riducendo drasticamente le possibilità di consumo di suolo vergine in espansione del confine edificato e concentrando gli interventi nelle zone di trasformazione e riqualificazione urbana;
  • studiare, per le situazioni nelle quali si fossero eventualmente consolidate posizioni giuridicamente tutelate di diritto a costruire, forme di compensazione urbanistica e di nuova localizzazione, in coerenza con la nuova idea di città compatta e sostenibile'.

Svolta o bluff?

Una svolta vero o un bluff? Difficile dirlo. Un dato è certo, dovesse essere applicata la mozione l'area verde a Vaciglio rimarrebbe la medesima, pur non nel medesimo posto. 'Ora che i fautori del no alle 550 case (il Comitato Mobastacemento su tutti) hanno ottenuto il saldo zero cosa diranno? - è la domanda sottesa alla mozione - Se il no agli alloggi era motivato dall'uso di terreno vergine il documento Pd-Art.1 cancella teoricamente il problema, se invece il no agli alloggi era motivato dalla volontà di non avere vicini di casa 'molesti', trattandosi di edilizia agevolata, allora il discorso cambia... Va ricordato infatti che anche molti degli attuali residenti di Vaciglio hanno la casa costruita a suo tempo su terreni Peep'.

Una tesi apparentemente politichese ma che - certo non rivoluzionaria - potrebbe però disinnescare la protesta. Forse...

Leo

 


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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