Un passaggio di consegne il suo, con il segretario uscente Daniele Dieci avvenuto alla presenza del segretario nazionale Maurizio Landini. 'Un passaggio che avviene in un momento complesso per il territorio modenese, ma anche con la consapevolezza di guidare una delle Camere del Lavoro più solide d’Italia, con oltre 108.000 iscritti, tra lavoratori, migranti, pensionati e pensionate.
De Nicola sottolinea subito l’urgenza di ricostruire un sistema di welfare capace di rispondere alle nuove fragilità sociali, in particolare quelle legate all’invecchiamento della popolazione e alla solitudine degli anziani: “Ci hanno colpito profondamente i recenti episodi di omicidio-suicidio che hanno visto coinvolte persone anziane sole, che da anni si prendevano cura di familiari con gravi fragilità. È un segnale drammatico, che ci dice quanto sia urgente ripensare l’assistenza domiciliare, le pause di sollievo, le strutture residenziali per anziani”.Secondo De Nicola, Modena resta un territorio con servizi pubblici di qualità, ma i segnali di crisi non possono essere ignorati: “Abbiamo una società più vecchia, più sola, più fragile, con pensioni ferme e sempre meno risorse pubbliche. Non possiamo accettare che la difesa dei servizi sia unicamente una battaglia individuale, lasciata alle famiglie colpite dalla malattia o dalla disabilità”.Modello produttivo in crisi, serve un nuovo patto territoriale
Accanto alla dimensione sociale, il nuovo segretario ha messo in evidenza le criticità del modello produttivo locale, che rischia di non reggere più le sfide del presente: “Anche nella nostra provincia, che ha conosciuto decenni di sviluppo, oggi assistiamo a una crisi di sistema. Nei distretti si susseguono le difficoltà industriali e, come dimostra il caso ABK, gli investimenti non sempre si traducono in vantaggi per i lavoratori, anzi: a volte comportano solo trasferimenti e disagi”.De Nicola ha ricordato il lavoro già avviato insieme a Cisl e Uil, culminato in un documento congiunto che analizza le situazioni di crisi e propone soluzioni concrete: no ai licenziamenti, uso pieno degli ammortizzatori sociali e soprattutto attivazione di tavoli territoriali permanenti per gestire le crisi in modo condiviso.
“Non partiamo da zero ma il contesto richiede un cambio di passo, più ascolto e più capacità di ricostruire reti di solidarietà e confronto tra istituzioni, imprese, cittadini e sindacato. Dobbiamo riprendere in mano la sanità pubblica e il welfare. E dobbiamo farlo insieme, a partire dalle esigenze reali delle persone. Non c’è futuro per il lavoro se prima non c’è dignità nella vita”.
L'appello per la manifestazione del 25 ottobre
“Innanzitutto faccio un appello a tutti e tutte – ha proseguito il neo segretario - il 25 ottobre non stiamo a guardare, partecipiamo alla grande manifestazione nazionale Cgil “Democrazia al Lavoro”. Scendiamo in piazza per sostenere una nuova agenda sociale per il Paese. Una agenda sociale che innanzitutto metta al bando le politiche di riarmo, che vengono sponsorizzate anche come occasione di riconversione per la nostra manifattura. Sarebbe un errore clamoroso per il nostro Paese – prosegue il neo eletto segretario – la spesa pubblica necessaria per il riarmo affosserebbe definitivamente la sanità pubblica, il welfare, l’istruzione. Siamo un Paese che non se lo può permettere: ci sarebbe un ulteriore danno per lavoratori e pensionati che vedono il loro potere d’acquisto fermo al palo. Gli aumenti contrattuali, infatti, vengono fagocitati dalla tassazione e per i pensionati pesano le mancate rivalutazioni degli assegni pensionistici”.L'esperienza di Alessandro De Nicola in CGIL
Inizia la sua esperienza sindacale in Cgil nel 2009 nella Fillea, il sindacato dei lavoratori edili. Da agosto 2010 e sino al 2022 è funzionario della Fp Cgil, la categoria del pubblico impiego. Nel corso di questi anni è stato dapprima funzionario della zona di Sassuolo e poi nel 2015 della zona di Vignola. Nel 2012 e 2015 segue le elezioni Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) dei comuni del distretto Ceramico e dell’ospedale di Sassuolo. A Sassuolo è attivo nelle mobilitazioni per la difesa dei servizi pubblici e la tutela dei lavoratori della società patrimoniale del Comune (Sgp), che rischiavano il licenziamento a seguito della decisione del Comune di sciogliere la società. A dicembre 2016 diventa responsabile Sanità Fp Cgil ruolo in cui ha gestito nel 2018 e nel 2022 le elezioni Rsu dell’Azienda ospedaliero universitaria e dell’Ausl di Modena, favorendo il rinnovamento della platea dei delegati e contribuendo all’affermazione della Fp Cgil come primo sindacato in entrambe le aziende. Al tempo stesso ha sempre conciliato la tutela dei lavoratori della sanità, con la difesa del servizio sanitario nazionale come garanzia di un welfare pubblico e universale. Nel 2022 è nominato coordinatore Cgil per la zona di Sassuolo e nel 2023 entra nella segreteria confederale Cgil come responsabile Sanità e Welfare, ruoli ricoperti entrambi sino ad oggi.Nelle foto sopra il nuovo segretario Alessandro de Nicola durante il suo intervento in assemblea provinciale. In mezzo insieme al segretario nazionale Maurizio Landini e al segretario provinciale uscente Daniele Dieci

