Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Primo giorno di “scuola” per nidi e scuole d’infanzia di Modena. Sono infatti i bambini dei nidi comunali, convenzionati e della Fondazione Cresciamo, ugualmente a quelli delle scuole d’infanzia comunali e della Fondazione, i primi a entrare nelle loro strutture dopo la decisione del Comune di anticipare l’inizio dell’attività educativa ad oggi, come consentito dalle normative nazionali e regionali.
Complessivamente sono 44 i nidi (13 comunali, 2 in Cresciamo e 29 con posti convenzionati) e 22 le scuole d’infanzia (12 comunali e 10 gestite dalla Fondazione Cresciamo) che hanno già riaperto i cancelli analogamente a quanto fanno in questi giorni le scuole d’infanzia Fism, altro tassello dei Servizi Integrati Modena 0/6.
Educatori e collaboratori hanno accolto i bambini a gruppi, a partire da quelli che già frequentavano lo scorso anno: circa 400 solo nei nidi comunali e della Fondazione, ai quali nei prossimi giorni si aggiungeranno circa altri 350 nuovi ingressi.
Mentre oltre un migliaio di bambini è sta rientrando nella propria scuola d’infanzia comunale o della Fondazione e altri 500 lo faranno per la prima volta nei prossimi giorni.
La ripresa dell’attività è stata sottolineata dalla visita del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessore all’Istruzione Grazia Baracchi ad alcuni servizi comunali per augurare simbolicamente a tutti i bambini, le famiglie, i docenti e il personale un buon avvio di anno educativo.
La visita si è svolta al plesso Forghieri di via Frescobaldi che comprende nido e scuola d’infanzia e al nido di via del Gambero.
Il nuovo modello organizzativo vede i “gruppi bolla” per far sì che i contatti tra bambini e tra bambini e operatori siano quanto più possibile circoscrivibili, dispositivi di sicurezza in uso al personale, le procedure di igienizzazione e pulizia approfondita, i percorsi differenziati di entrata e uscita disegnati a colori vivaci e la preferenza per lo svolgimento delle attività all’aperto, mentre all’ingresso viene registrato nome e riferimento telefonico dell’unico genitore che accompagna o ritira il bambino come di tutte le persone che entrano e escono dalla struttura per garantire la tracciabilità dei contatti.
Tutto, dalle modalità di somministrazione del pasto al ripensamento dell’utilizzo degli spazi, è pensato in funzione delle disposizioni anti Covid a cui è stato preventivamente formato il personale entrato in servizio già dal 25 agosto, ma sempre tenendo fermi gli obiettivi pedagogici e il benessere del bambino.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>