L'acqua se ne è andata e resta il desolante spettacolo del fango che ha distrutto ogni cosa: ricordi di una vita, elettrodomestici, mobili, documenti distrutti. Tutto viene accatastato davanti a casa. Montagne di materiale violentato dall'alluvione: ogni abitazione ha il suo cumulo di sofferenza che si materializza pezzo per pezzo mentre i residenti stessi fanno la spola dall'ingresso di casa al cortile. Per gestire tutto questo materiale Bonaccini ha anche firmato una ordinanza ad hoc che stabilisce che tutti i rifiuti che derivano dall’alluvione, provenienti da edifici pubblici e privati, vengano classificati come rifiuti urbani.Sono immagini che si ripetono tragicamente identiche a se stesse. Le stesse che nel modenese vennero vissute nel 2014 a Bastiglia e Bomporto e nel 2020 a Nonantola.Le immagini sopra sono state scattate questa mattina a Cesena
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