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Sicurezza, appello alla politica: 'Per la Polizia meno solidarietà e più fatti'

Sicurezza, appello alla politica: 'Per la Polizia meno solidarietà e più fatti'

L'intervento del segretario provinciale Siulp Roberto Butelli: 'I dati di Modena preoccupano. Il 72% degli operatori dell'Ufficio prevenzione se ne è andato'


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'Si fa un gran parlare di sicurezza in buona parte d’Italia e Modena non è certo da meno, visti gli svariati fatti di cronaca ma anche per le numerose operazioni di polizia giudiziaria condotte a buon fine, per le quali ci sentiamo di complimentarci sinceramente con tutti i nostri colleghi della provincia ed in particolare con quelli delle Volanti e della Squadra Mobile. Sono quei colleghi che, insieme a tutti gli altri ed al Siulp di Modena, non sanno cosa farsene delle varie solidarietà di tutto l’arco costituzionale politico o della grande vicinanza espressa dai vari partiti ogni qualvolta le Forze di Polizia si trovano sotto attacco. Non sappiamo cosa farcene, punto'. A parlare è il segretario provinciale Siulp Roberto Butelli.
'Sappiamo invece cosa accade in tanti nostri uffici, dove l’esasperazione di un clima politico che sempre più spesso scarica sulle Forze di Polizia i problemi di criminalità, di degrado, di disagio giovanile e non: molti, moltissimi poliziotti vogliono cambiare ufficio o addirittura lavoro. Il caso di scuola è l’UPGSP – Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico – sede naturale della Squadra Volante, dal quale in quattro anni esatti sono andati via circa il 72% degli operatori di tutti i gradi.
In questo dato, si badi bene, non sono compresi i pensionati o quelli che sono stati trasferiti in quanto vincitori di un concorso, ma solo quelli che a domanda hanno chiesto di svolgere un altro incarico oppure di andare in una città considerata più tranquilla. Un 72% di anzianità e di esperienza, soprattutto su strada, che la città di Modena ha perso dal gennaio 2021'.'Ovviamente, tutti questi poliziotti sono stati sostituiti, per il cui il numero complessivo, unità in più o unità in meno è rimasto complessivamente invariato, ma non ci si inventa operatori esperti per grazia ricevuta, ma solo dopo anni di sacrifici, turni serali e notturni, domeniche e festività passate in macchina a fare chilometri e chilometri, o magari ad inseguire qualche rapinatore a bordo di un mezzo rubato. Questa situazione è del tutto assimilabile a quello che accade ai Commissariati distaccati che, seppur con dinamiche leggermente diverse, vivono comunque grandi o grandissime difficoltà.Ecco perché noi del Siulp affermiamo che della solidarietà non sappiamo più che farcene, vogliamo i fatti e che siano concreti. Con un aumento del 127% di feriti in più nel 2024 rispetto al 2023 in tutta Italia – Modena compresa - per le Forze di Polizia, la solidarietà fa davvero poco.
Quando l’85% delle manifestazioni viene considerata probabilmente violenta, non ci serve la solidarietà, ci serve magari il diritto di sciopero. Lo sciopero è ancora oggi negato a tutte le Forze di Polizia, perché siamo tutti uguali davanti alla legge per quanto riguarda i doveri e le responsabilità, ma quando si parla di dritti l’uguaglianza magicamente scompare, esistono cose troppo importanti per poter far scioperare la Polizia di Stato - chiude Butelli -. Talmente importanti che la politica non riesce a dare una tutela legale degna di questo nome, non riesce a stabilire regole processuali che tengono conto del ruolo istituzionale di un poliziotto o di un carabiniere. Basta solidarietà, si passi ai fatti come faremo a breve noi del Siulp di Modena per le nostre prossime iniziative a tutela dei nostri colleghi'
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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