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'Solo a tre giorni dall’avvio del servizio scolastico in vigore dal 16 settembre, il personale di guida di SETA SpA del bacino di Modena, ha ricevuto la programmazione dei nuovi turni. Nela normalità della situazione avrebbe dovuto riceverli 15 giorni prima. Tutto ciò in spregio anche delle norme di giurisprudenza consolidata. Ma c'è di più. Nonostante il taglio delle corse i turni continuano ad essere durissimi se non, per alcuni, al limite dell'illegittimo, visto che si superano le 8 ore'. Così i referenti provinciali del sindacato autonomo USB che sulla condizione di lavoro degli autisti hanno indetto un nuovo sciopero con astensione dl lavoro e presidio il prossimo 20 settembre e che da lunedì 16 dovranno affrontare un periodo sempre più duro. L'apertura dell'anno scolastico, e in generale la ripresa di tutte le attività lavorative, coinciderà con l'entrata in vigore del piano di taglio delle corse attuate da Amo per il bacino di Modena, prevalentemente urbano, di riduzione delle corse.
Condizione che si riverserà ulteriormente su condizioni già difficili per il personale. Condizioni che a Modena sarebbero, stando a quanto affermato dai referenti USB peggiori di quelle, già non rose, degli altri bacini Seta, 'Questa situazione non si verifica nei Bacini di Reggio Emilia e di Piacenza, dove la gestione è diversa, consolidando la tesi di USB L.P. , che SETA è una azienda unica solo sulla carta, mentre è dal 2012 che non sono mai stati armonizzati i contratti, con le condizione di lavoro che non hanno raggiunto mai un livello di normalità' . Così i referenti provinciali del sindacato autonomo USB che sulla condizione di lavoro degli autisti hanno indetto un nuovo sciopero con astensione dl lavoro e presidio il prossimo 20 settembre e che da lunedì 16 dovranno affrontare un periodo sempre più duro.
Quello della mancata armonizzazione dei contratti, da anni al centro delle rivendicazioni sindacali, rimane un obiettivo mai raggiunto, ma i problemi più contingenti sarebbero quelli che si potrebbero verificare già da lunedì. L'apertura dell'anno scolastico, e in generale la ripresa di tutte le attività lavorative, coinciderà con l'entrata in vigore del piano di taglio delle corse attuate da Amo per il bacino di Modena, prevalentemente urbano, di riduzione delle corse. Condizione che si riverserà ulteriormente su condizioni già difficili per il personale. Condizioni che a Modena sarebbero, stando a quanto affermato dai referenti USB peggiori di quelle, già non rose, degli altri bacini Seta, Questione che riporta ad un altro nodo contrattuale e sindacale mai risolto, anzi ad un obiettivo mai raggiunto. Quello dell'armonizzazione dei contratti.
'Avendo la Direzione Amministrativa e di Esercizio in casa, nella Sede di Modena di Strada Sant’Anna, il Personale si dovrebbe sentire un pochino più tutelato, ma in questi anni si è visto che l’unica cosa che funziona con puntualità è la gestione dei procedimenti disciplinari che si vedono arrivare gli Operatori di Esercizio, anche per le motivazioni più banali; provvedimenti disciplinari spesso illegittimi che costringono i dipendenti a portare l’Azienda in tribunale' - affermano i referenti USB.
'Se poi si chiede un diritto, come quello di conoscere semplicemente il turno di Lavoro da effettuare il giorno dopo, la Direzione non riesce a dare risposte, portando alla disperazione e allo sfinimento i dipendenti che non si vedono rispettati, che non riescono a conciliare i tempi di vita e di lavoro. A queste condizioni c’è bisogno ancora di interrogarsi sul perché a scappare via sono principalmente i conducenti del bacino di Modena? Sia chiaro, questo non significa che le condizioni di lavoro del personale di Reggio Emilia e di Piacenza siano migliori, ma a pagare il prezzo di una pessima gestione aziendale, sono stati sempre di più i Lavoratori e le Lavoratrici di Modena, con le ricadute che hanno visto uno taglio delle corse che non ha precedenti nella storia del TPL Modenese e che non si è verificato negli altri territori sempre gestiti da SETA. Nel 2026 ci saranno le gare per l’affidamento del servizio del TPL è pensiamo ormai che anche la politica abbia preso atto del fallimento della gestione di SETA, la cui Direzione al momento si dovrebbe solo dimettere'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>