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'Di certo non sarà il misero adeguamento economico previsto dal rinnovo del CCNL, per il quale è stato previsto l’aumento delle accise sui carburanti, a trattenere i conducenti di SETA che si ritrovano a pagare le conseguenze di un sevizio pessimo, con una carenza di personale ormai è diventata cronica. Mentre Seta illude con spot pubblicitari ingannevoli, dove si vuole far credere di una azienda modello e rispettosa del personale, attualmente le corse a Modena del servizio di TPL, che ha visto un taglio che non ha precedenti, vengono a fatica garantite solo grazie al sacrificio dei conducenti ai quali viene richiesto di effettuare tantissime ore di lavoro straordinario, oltre a turni di lavoro già massacranti.
Come se non bastasse ai conducenti viene richiesto di saltare anche l’unico giorno di riposo previsto in settimana, con pressioni e insistenza da parte dell’ufficio che si ritrova a dover coprire i turni. Dopo interi mesi di lavoro arriva un fine settimana libero e viene chiesto di rinunciare anche a quello'.
A descrivere una situazione giudicata insopportabile i referenti provinciali nelle regionali di Usb entrano nel merito di problematiche e per questo alla base della proclamazione dello stato di agitazione.
'Vengono rifiutati i permessi al personale viaggiante e attualmente non esiste ancora la programmazione delle ferie estive. Per chiedere ancora più flessibilità al personale di guida, è stato già firmato un accordo aziendale per i bacini di Reggio Emilia e Piacenza, dove i turni di lavoro possono essere assegnati anche entro le ore 21 del giorno prima, ma attualmente anche a Modena vengono assegnati poche ore prima; tutto questo con il disprezzo della dignità dei Lavoratori che non sono nelle possibilità di organizzarsi una vita privata. Non c’è mai fine al peggio, perché ancora siamo increduli che certe Organizzazioni Sindacali, che fino a poco tempo fa lamentavano turni di lavoro troppo lunghi e disagiati, hanno ora pensato di firmare un accordo per assegnarli poche ore prima, prevedendo azioni ritorsive e punitive per il personale che rientra dalla malattia. I tempi di marcia previsti dall’Agenzia della Mobilità non si riescono a rispettare, le tabelle non prevedono soste ai capilinea per recuperare i ritardi in linea, con la conseguenza che non viene garantita la puntualità delle corse. Il personale di guida è in prima linea subendo le aggressioni da parte dell’utenza che deve fare i conti con corse non effettuate o in forte ritardo. Non si parla più di armonizzazione dei contratti di secondo livello, necessaria per allineare le normative aziendali per equità e garanzia delle pari opportunità, nonché per migliorare le condizioni di lavoro, permettendo la permanenza del personale. Il 20 marzo, Usb Lavoro Privato ha aperto nuovamente lo stato di agitazione, inviando una chiara piattaforma all’azienda che prevede 10 punti da risolvere, con la necessità di un tavolo di trattative che non arriva nonostante anni di lotte e rivendicazioni.' - concludono i referenti di Usb provinciali e regionali che in risposta hanno ricevuto la convocazione per un incontro con l'azienda il prossimo 27 marzo.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>