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'Scriviamo di nuovo in merito alla curva che si trova alla fine della Statle 724 a Modena, conosciuta come complanare Einaudi, provenendo dalla via Giardini direzione Nuova Estense. Questa curva, secondo l‘ufficio statistica del Comune di Modena, ci è già costata almeno due giovani morti e una decina di feriti dal 2012 ad oggi. Per un costo sociale, secondo le tabelle del Mit, che si aggira sui 3.400.000 euro'. A scrivere nuovamente ad Anas sono Franco Piacentini e Maria Assunta Partesotti dell'Associazione Italiana Familiari vittime della strada.
'Tutte fuoriuscite apparentemente autonome in una arteria che invita a correre e finisce con una curva, totalmente impresidiata e sprovvista di guardrail - continuano Piacentini e Partesotti -. Si tratta di una soluzione provvisoria, ma che si protrae ormai da anni tanto che pare essere diventata definitiva e probabilmente prima che si possa inaugurare il completamento della complanare temo passeranno ancora diversi anni.
Vorremmo dunque provare a suggerire alcuni accorgimenti che crediamo debbano venir realizzati nel più breve tempo possibile:
- restringimento da due ad una unica corsia sacrificando la corsia di sorpasso almeno 500 metri prima dell’inizio della curva con una segnaletica orizzontale e verticale maggiormente incisiva;
- installazione di idoneo guardrail (possibilmente con protezione per motociclisti) a partire da dove parte il terrapieno e ad altezza adeguata che non consenta al “muso” dell’auto di incastrarvisi sotto;
- arretramento del limite 40 km/h (ora parzialmente nascosto anche dal secondo lampione); posizionato in un punto ove il conducente deve già aver impostato una velocità adeguata per poter affrontare la curva, mentre oggi lo si ritrova in un punto dove già si dovrebbe aver ridotto la velocità;
- inserimento di bande sonore in avvicinamento alla curva in oggetto che possono certamente essere d’aiuto in caso di colpo di sonno;
- se possibile, all’interno del passo ad uso manutenzione/soccorso, sarebbe auspicabile creare una sorta di corsia di decelerazione mediante strato di opportuno spessore di ghiaia/sabbia in modo che chi eventualmente dovesse fuoriuscire, possa fermarsi senza danni particolari;
- si suggerisce inoltre l’installazione di silhouette come già installate in altri punti della città'.
'I primi quattro punti avremmo sperato potessero essere stati presi in esame e realizzati entro la ricorrenza dell’ultimo mortale avvenuto l'11 febbraio 2019 (quando morì un ragazzo di 29 anni) ed invece ad oltre un mese dal primo invio, Anas non si è neppure degnata di rispondere nonostante risulti abbia ricevuto sollecitazioni anche da altri enti. Si rimane in attesa di sollecito riscontro ricordando che Sarebbe necessario venissero presi in esame nel più breve tempo possibile perché è solo questione di tempo e poi la statistica chiederà di essere nuovamente alimentata - chiude l'associazione Italiana Familiari vittime della strada -. In assenza di riscontro secondo l’intendimento sopra auspicato, entro e non oltre 5 giorni dalla presente, concordemente e congiuntamente tra tutte le Associazioni e da tutte le sedi provinciali direttamente impegnate nel contrastare la tragica sequenza di morte che quotidianamente si consuma sulle nostre strade, sarà formalizzato e depositato dettagliato esposto alla procura competente'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>