Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Bloccato in casa, da solo, senza potere raggiungere la sua famiglia, il 50enne Gianluca, positivo e vaccinato con due dosi, ha deciso di raccontare la sua esperienza, da 'segregato' dal Covid per un periodo già di giorni più lungo di quello che prevederebbe l'isolamento. Ma nell'impossibilità di sapere quanto questa sua quarantena dovrà e potrà durare ancora. Come lui almeno altri 15.000 in provincia di Modena. Di seguito la sua testimonianza.
'Sono chiuso in casa dal 23 dicembre a seguito di tampone negativo fatto in farmacia. Il giorno dopo faccio il molecolare e conferma la positività: i sintomi sono una leggera influenza con due giorni di febbre a 37.3 e senza sintomi dal giorno di Natale.
In tutto questo tempo ho dovuto aspettare il 27 sera (tre giorni!) per conoscere l’esito del molecolare e il 28 mi arriva sul fascicolo sanitario l’informativa dell’Ausl che mi dice che il mio green pass è stato sospeso che devo rispettare un isolamento di 10 giorni dopo i quali mi avrebbero fatto un ulteriore tampone per verificare il mio stato. Ad oggi 5 gennaio ancora nulla: nessuna telefonata, ma solo dei messaggi che mi riportano al sito dell’Ausl per comunicare temperatura corporea (in media 35.7) ed eventuali sintomi che non ho! Nel frattempo mi hanno tolto la libertà, rinchiuso in gabbia come un condannato ai domiciliari senza aver commesso alcun reato, abbandonato da tutti, anche dal medico di base. Fortuna che un amico provvedeva ogni 3 giorni a fare la spesa.
Dal 30 di dicembre che cerco di mettermi in contatto con l’Ausl per avere la data del nuovo molecolare…ma è notte fonda: non risponde nessuno o è perennemente occupato. Contatto il medico di base che non può fare niente, infine anche i carabinieri. Ma per fare una denuncia devo recarmi in caserma. Ma io non posso uscire da casa, altrimenti rischierei una denuncia penale e una sanzione amministrativa!
Dicevano, fatti il vaccino per stare sicuro, fatti la seconda dose per stare più sicuro, poi faremo la terza, la quarta e la quinta, mentre restiamo rinchiusi come dei lebbrosi. In compenso nessuno interviene per limitare e distanziare chi è in fila, addossati, in farmacia per fare il tampone. E la notte di Capodanno la tv trasmette la serata dal Petruzzelli di Bari, dove si vede e viene rimarcato come “una cosa bella” il trenino improvvisato dagli spettatori .... e come diceva Totò, e io pago!'
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>