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Cratere Sacca, demolizione capannoni come un terremoto, cittadini in strada

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L'allarme e la richiesta di intervento da parte dei residenti: 'Metodi troppo impattanti, qui vibra tutto'. E c'è chi ha installato misuratori per verificarne l'allargamento delle crepe


Cratere Sacca, demolizione capannoni come un terremoto, cittadini in strada
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L'espansione del polo logistico Conad intorno al quale, da quasi due anni, ruota la vita dei residenti del quartiere Sacca ed in particolare quelli del villaggio Europa, che si estende nell'area confinante con l'enorme polo logistico Conad e ora con tutta quella parte che ne costituisce l'espansione e che riguarda gli ex stabilimenti Civ&Civ e Granterre, non da tregua. Da quando sono iniziate le demolizioni delle centinaia di metri di capannoni lungo l'asse della tangenziale le conseguenze sulla vivibilità della zona sono insopportabili.
Pur essendo previsti e protetti da barriere, le demolizioni, bloccate per un periodo di tempo dal ritrovamento di amianto, avvengono facendo letteralmente cadere decine di metri di capannone con travi di sostegno orizzontali da decine di tonnellate di cemento armato, a terra, da una altezza di 8-10 metri, provocando vibrazioni impressionanti, simili appunto a quelle di un terremoto. Lo abbiamo verificato ieri, sul posto.
Che i disagi e l'impatto delle demolizioni fosse prevedibili anche al momento di demolire, come sta avvenendo, gli edifici nei pressi delle vie Svizzera, Svezia e Norvegia, si sapeva.
I residenti si erano in qualche modo preparati dopo le opere di demolizione che avevano interessato, nei mesi scorsi, il grande cubo nell'area, sempre del comparto Conad in espansione, affacciate su via Finzi e via Spagna, ma nulla poteva fare pensare all'impatto che si sta registrando in questi giorni con la demolizione dei capannoni ex Civ&Civ. Nel video è visibile il collasso di decine di metri di tetto del capannone sostenuto dalle travi di cemento armato. Pompe idrauliche gettano acqua durante le operazioni di demolizione delle strutture portanti, e nelle fasi dei crolli, per evitare la polvere (che comunque arriva tra le case), ma il problema è quello dei movimenti, simili a scosse di terremoto sugli edifici.



'Chiaramente le autorità erano già state interpellate ai tempi delle prime demolizioni e in queste ore abbiamo nuovamente segnalato il problema. La demolizione era prevista ma non con questa modalità così impattante. Ci saranno delle tecniche per evitare di fare cadere a terra, da dieci metri di altezza, intere campate di cemento armato o comunque di attutirne l'impatto al suolo che oggi fa tremare tutto. Se ci sono chiediamo siano adottate'. - afferma Chiara, residente. Diversi cittadini delle vie adiacenti all'attuale tratto di cantiere di demolizione, sono scesi in strada, come capita durante un terremoto. 'Nella mia abitazione si sono create delle crepe esterne. Chiamati i tecnici ci hanno detto che erano precedenti al cantiere, allora abbiamo deciso di contattare un ingegnere e installare, a spese nostre, dei misuratori che evidenziano anche le piccole modifiche nelle crepe stesse: cosiddetti vetrini, lungo la linea della crepa, che ne misurano un eventuale allargamento o movimento' - afferma un residente della via.

'Abito qua da poco - afferma Marco - conoscevo del progetto di espansione del Polo Conad, ma non pensavo a un tale impatto. Mi occupo di compatibilità ambientale per le aziende e credo che non esista altra città in Italia ove si decida di costruire ex novo capannoni per un polo industriale all'interno dell'anello della tangenziale e di fatto nel cuore di un quartiere residenziale, prevedendo tra l'altro il transito e la sosta di migliaia di camion. Il Comune di Modena sta andando nella direzione opposta rispetto a quelli che dovrebbero essere gli indirizzi di una moderna società che guarda alla vivibilità e alla compatibilità ambientale. Anziché all'ambiente qui si sta pensando ad aumentare traffico e inquinamento'.
Gianni Galeotti

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 

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