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In questi giorni sono in esponenziale aumento le richieste di assistenza allo sportello Federconsumatori Sos Turista, a cui molti cittadini in procinto di partire si stanno rivolgendo per chiedere chiarimenti, informazioni e assistenza su regole, spostamenti, prenotazioni e viaggi. Numerosi utenti palesano timori per il sovraffollamento di città e spiagge e per possibili lacune nell’applicazione delle regole anti-Covid – in particolare in ristoranti e stabilimenti balneari – nonché in merito ai possibili rischi di viaggi all’estero.
Chi abbia intenzione di cancellare le prenotazioni sottoscritte deve tenere presente che in assenza di specifici divieti delle Autorità, italiane o straniere, il contratto stipulato è valido in tutte le sue parti, quindi le eventuali penali previste per la disdetta o comunque per la rinuncia al viaggio restano applicabili. Ad esclusione di rare eccezioni o della stipula di una specifica assicurazione che copra anche questi casi, in genere la decisione di non partire implica la perdita dell’importo versato.
Frequenti anche le domande relative al Green Pass, su cui riscontriamo grande incertezza: al riguardo, purtroppo, sono circolate numerose fake news, che non fanno altro che disorientare e confondere i cittadini. Ricordiamo che il Green Pass attesta la guarigione dal virus o l’avvenuta vaccinazione o ancora l’esito negativo del test antigenico (validità 72 ore per il tampone molecolare e 48 ore per il tampone rapido) e che a partire da oggi è obbligatorio per svolgere numerose attività, tra cui la frequentazione di palestre, piscine, centri benessere e parchi di divertimento nonché di ristoranti e bar al chiuso e per la partecipazione a concerti, convegni, congressi, feste, ricevimenti ed altri eventi.
La questione più spinosa è però quella relativa ai cittadini che abbiano contratto il Covid e che per questo siano impossibilitati a partire.
Premettendo che la normativa vigente non prevede una specifica ed esplicita tutela al riguardo, è comunque consigliabile trasmettere alla controparte una richiesta di rimborso – in particolare in caso di prenotazioni alberghiere – facendo riferimento alla c.d. “impossibilità sopravvenuta” prevista dall’art. 1463 del Codice Civile proprio perché la normativa introdotta dalle Autorità competenti prevede l’obbligo di isolamento. A tale proposito è opportuno precisare però che numerosi operatori, purtroppo, rifiutano il rimborso, che diventa ancora più difficile da ottenere nel caso prenotazioni aeree, ferroviarie e di altri mezzi di trasporto.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>