Presentata al Salone di Parigi nell’ottobre del 1963, la 250 LM (dove 'LM' sta per Le Mans) rappresentava la versione berlinetta del prototipo 250 P, con cui condivideva telaio e caratteristiche tecniche, con alcune modifiche di minore entità. Ne furono costruiti 32 esemplari. Progettata per competere nella categoria GT del Campionato Mondiale Sport Prototipi, la mancata omologazione della FIA costrinse la 250 LM a correre nella classe dei prototipi; nonostante questo svantaggio, la 250 LM divenne un’auto da corsa di grandissimo successo, schierata dai migliori team privati. La 250 LM, tuttavia, è leggendaria non solo per le sue vittorie, ma anche per il suo design innovativo e la sua capacità di eccellere in pista. Con il suo motore V12 da 3 litri, in grado di sprigionare una potenza di 320 cv, la vettura raggiungeva velocità straordinarie per l'epoca, combinando perfettamente la potenza del motore con una maneggevolezza che la rendeva un avversario temibile sui tracciati più difficili del mondo. Il suo assetto, il telaio tubolare in acciaio e il corpo compatto le conferivano un'eccellente stabilità e aerodinamica.
Ferrari 250 LM, la più elegante delle classiche

La vettura telaio numero 06053, sottoposta a restauro completo da parte di Ferrari Classiche ha conquistato il titolo di 'Best of Show'
Presentata al Salone di Parigi nell’ottobre del 1963, la 250 LM (dove 'LM' sta per Le Mans) rappresentava la versione berlinetta del prototipo 250 P, con cui condivideva telaio e caratteristiche tecniche, con alcune modifiche di minore entità. Ne furono costruiti 32 esemplari. Progettata per competere nella categoria GT del Campionato Mondiale Sport Prototipi, la mancata omologazione della FIA costrinse la 250 LM a correre nella classe dei prototipi; nonostante questo svantaggio, la 250 LM divenne un’auto da corsa di grandissimo successo, schierata dai migliori team privati. La 250 LM, tuttavia, è leggendaria non solo per le sue vittorie, ma anche per il suo design innovativo e la sua capacità di eccellere in pista. Con il suo motore V12 da 3 litri, in grado di sprigionare una potenza di 320 cv, la vettura raggiungeva velocità straordinarie per l'epoca, combinando perfettamente la potenza del motore con una maneggevolezza che la rendeva un avversario temibile sui tracciati più difficili del mondo. Il suo assetto, il telaio tubolare in acciaio e il corpo compatto le conferivano un'eccellente stabilità e aerodinamica.
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