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Lo scorso anno furono più di 400 ma raccolte in quasi due mesi le firme dei cittadini residenti nella zona di viale Gramsci raccolte dal locale comitato dei cittadini per chiedere un presidio fisso contro lo spaccio. Ieri sera, ne sono state raccolte quasi 200 in nemmeno due ore. Segno che il problema legato a spaccio, degrado, bivacchi, soprattutto in quel tratto di viale, a sud, che affaccia sulla strada Canaletto, l'R-Nord, via Attiraglio e Parco XXII aprile, il problema è ancora forte e sentito.
La domanda sempre alta di droga, le leggi che rendono sempre più difficile la carcerazione per reati di droga dei pusher, spesso stranieri clandestini senza fissa dimora, noi aiuta la situazione e nemmeno a rendere giustizia all'efficacia dell'operato delle forze di Polizia Coordinate dalla Prefettura nell'ambito del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che da anni prevede attenzione specifica proprio per questa azona.
Perché quella dove i residenti della zona ieri sera si sono nuovamente trovati continua a rimanere una delle più calde, in città, per la presenza di spacciatori e per episodi di illegalità e degrado che interessano alcuni negozi di vicinato gestiti soprattutto da nigeriani, ripetutamente sanzionati e denunciati. Situazioni che non hanno avuto tregua nemmeno durante il lockdowon e che hanno riportato i residenti in strada. Una presenza di diverse decine di persone che si è ritrovata nel tratto delle panchine dove spaccio e degrado, nonostante gli interventi pubblici che hanno interessato anche l'illuminazione continuano anche durante il giorno.
Interventi che insieme al potenziamento dei passaggi delle forze dell'ordine e da tempo, dall'esercito, ha inciso solo in parte sulla situazione. Da qui l'idea di ridare forma concreta, e firmata, alla testimonianza dei cittadini che chiedono maggiore sisurezza. La petizione, dopo l'ampia partecipazione di ieri sera, continuerà anche sabato mattina, dalla ore 9 alle ore 11, sempre in viale Gramsci, ma all'altezza del civico 62
Redazione Pressa
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