Un nome definitivo non c'è ancora ma ci sono sicuramente contenuti, volontà e impegno nel confronto spontaneo di cittadini nato dall’iniziativa di alcune persone già attive sul territorio, tra cui Mattia Meschieri e Liliana Ferrari. L’obiettivo è chiaro: fare fronte comune rispetto a sensibilità e problematiche comuni e mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza urbana, del rispetto delle regole e della legalità, con un approccio apartitico e soprattutto costruttivo.
Un impulso, quello di un confronto che potrebbe sfociare in un gruppo, che nasce anche dall'esasperazione strisciante legate alle escalation criminale degli ultimi tempi e al non arrendersi alla rassegnazione del sentirsi insicuri nel vivere la propria città o il proprio quartiere.
Il primo incontro, nato di fatto col passaparola, si è tenuto davanti alla sala Pucci, in un’area simbolica tra i quartieri Sacca e Crocetta, dove problematiche legate al degrado, all’insicurezza e alla convivenza civile sono sentite in modo particolare. Una ventina i partecipanti, provenienti da aree diverse della città, uniti dalla volontà comune di promuovere un confronto attivo con le istituzioni locali.
E non solo in quella zona, perché la criminalità diffusa e 'di strada' è, seppur concentrata in alcune zone in maniera particolare, è comunque problematica comune in tutte aree della città.'L’idea – spiegano gli organizzatori – è quella di raccogliere le preoccupazioni più sentite dai cittadini, individuare i punti critici condivisi e formulare proposte concrete da portare all’attenzione dell’amministrazione e delle istituzioni attraverso iniziative continuative nel corso del tempo'.Nei prossimi giorni, il gruppo lavorerà alla stesura di un documento con le priorità individuate, che sarà il punto di partenza per coinvolgere altre persone aprire un dialogo con le autorità competenti. 'L’iniziativa, ancora in fase embrionale, punta a diventare un punto di riferimento civico stabile, aperto a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire una città più sicura e vivibile, senza bandiere politiche ma con un chiaro spirito di responsabilità collettiva'.