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Si difende carte alla mano dalle accuse di corruzione e peculato, chiamando i giornalisti presso la sede del COM (Centro Oncologico Modenese), dove ha sede l'associazione Angela Serra per la ricerca sul cancro della quale è stato fondatore e Presidente. Associazione che ha dato vita alla realizzazione dello stesso COM. In attesa della prima udienza di gennaio dopo il rinvio a giudizio presenta alla stampa quella che costituirà sua difesa.
Il Professore Massimo Federico, medico medico del dipartimento di Oncologia del Policlinico si dovrà difendere da una accusa pesante, infamante e dannosa per l’immagine non solo di un oncologo di fama internazionale quale lui è, ma soprattutto per chi come lui ha guidato la onlus Angela Serra fondata per la raccolta di fondi destinata allo scopo di fare nascere il centro oncologico modenese, oggi realtà di riferimento nella cura e nella ricerca sui tumori
Al centro del’inchiesta che lo ha travolto e sfociata in un rinvio a giudizio con l’accusa di corruzione e peculato ci sarebbero le sperimentazione presentate al comitato etico del Policlinico, e fatte approvare dalla direzione generale come no profit, quando in realtà, secondo l’accusa, non lo erano in quanto finanziate da case farmaceutiche attraverso fondi diretti ai conti dell’Angela Serra e di Fil (fondazione italian linfomi) presiedute dal professor Massimo Federico.
Cinque i casi di presunta corruzione contestati nel rapporto con altrettante farmaceutiche per sperimentazioni che vanno dal 2012 al 2015 attraverso cui le onlus gestite da Federico avrebbero incassato oltre un milione di euro. Sono 11 gli studi finiti nel mirino degli inquirenti e sui quali si sarebbe consumato il reato di corruzione e rispetto ai quali Federico dichiara l'assoluta estraneità, pronto a dimostrare l'infondatezza delle accuse.
Oltre la corruzione, la procura contesta a Federico reati di peculato e abuso d'ufficio per l'utilizzo dei locali e delle strumentazioni del COM da parte dell'associazione Angela Serra e per il 'possesso' del registro tumori
Accuse che Federico rigetta nelle conferenza organizzata proprio presso il COM. A partire da quella di peculato e abuso d’uffico contestate a Federico come Presidente dellall’associzione Angela Serra per avere 'occupato', senza pagare l’affitto, il quarto piano della palazzina del COM e per avere utilizzato le attrezzature interne.
'Solo un marziano - replica Federico - può pensare che l’Angela Serra abbia occupato il Com quando il COM stesso è stato realizzato dall’Angela Serra. Detti locali di proprietà dell'Università - spiega e sottolinea Federico - erano stati affidati dal consiglio di amministrazione dell'Università nel 2001 al Dipartimento universitario di cui faccio parte e successivamente affidati dal Dipartimento stesso a me per attività di ricerca che facevano capo al mio gruppo'
Poi respinge anche la seconda accusa di peculato, legata al contestato possesso del registro tumori, che Federico ricorda di avere fondato nel 1989 e rimasto nella sua disponibilità in quanto Responsabile. Il nodo della questione sarebbe legato per l'accusa alla mancata cessione da parte di Federico, all'Ausl. del registro stesso, nel momento in cui era stato chiesto di consegnarlo. Il punto è che l'Ausl lo avrebbe chiesto all'Angela Serra che non è titolata a tenere il registro dei tumori e non al titolare Massimo Federico. 'Per chiarire la situazione mandai una mail anche al legale dell'Ausl mettendomi a disposizione, ma non ricevetti risposta. Fino a quando la risposta arrivò con i Carabinieri mandati a casa mia per cercare il rgistro tumori che è invece custodito a chiave all'interno del COM'
Redazione Pressa
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