Nel 2024, i Carabinieri di Modena hanno perseguito il 78% dei reati complessivamente denunciati nella provincia, un dato che sottolinea l’elevato livello di operatività dell’Arma. Il numero complessivo dei reati, circa 30.000 in tutta le provincia, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2023, al netto di un aumento del 4% dei furti e della riduzione del 5% dei reati di natura predatoria. L’attività di contrasto ha portato a oltre 5.000 persone denunciate e 500 tratte in arresto, con un incremento del 20% e del 15% rispettivamente rispetto all’anno precedente.Nei primi cinque mesi del 2025, la percentuale di reati perseguiti dai Carabinieri è salita all’86%, a testimonianza di una crescente efficacia nell’attività investigativa e repressiva. Inoltre, nel primo quadrimestre dell’anno in corso si è registrata una riduzione del 5% dei reati predatori.

Oltre il 35% dei delitti contro la persona — comprese lesioni gravi, risse, omicidi e violenze sessuali — è stato commesso da stranieri. Tra i 3.300 denunciati nel 2024 per reati contro la persona, 2.200 sono cittadini residenti, e nell’8% dei casi si tratta di soggetti minori. Questo dato segna un incremento del 3% rispetto al 2023, evidenziando una crescente incidenza delle devianze giovanili.Il comandante ha ribadito che, nonostante alcune criticità segnalate dai cittadini, come ritardi negli interventi, la copertura del territorio da parte dei Carabinieri rimane massima. I ritardi, ha spiegato, sono dovuti all’impiego delle pattuglie in interventi urgenti precedenti, ma l’impegno a rispondere sempre resta prioritario.L’Arma ha intensificato le iniziative preventive: incontri nelle scuole per promuovere la cultura della legalità, controlli nelle autolinee del trasporto pubblico, collaborazione con dirigenti scolastici e famiglie per affrontare situazioni di disagio giovanile. Importante anche il supporto fornito dalle sezioni locali dell’Associazione Nazionale Carabinieri, attive in numerosi istituti scolastici.