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Due bambini su dieci sono sovrappeso, un bambino su dieci soffre di obesità; tre adulti su dieci e quattro anziani su dieci sono in sovrappeso e oltre il 15% di persone in entrambe le categorie è in condizione di obesità. Questa la fotografia della provincia di Modena emersa dagli ultimi dati relativi al 2019, raccolti e analizzati dal Servizio Igiene degli alimenti e nutrizione e dal Servizio di Epidemiologia del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Modena in occasione del World Obesity Day, la Giornata mondiale di sensibilizzazione sul tema, che cade il 4 marzo.
I dati sono stati raccolti nell’ambito dell’indagine OKkio alla Salute, il sistema di sorveglianza nazionale istituito dal Ministero della Salute nel 2007 con l’obiettivo di monitorare nel tempo l’eccesso ponderale (eccessivo accumulo di grasso corporeo), gli stili alimentari e l’abitudine all’esercizio fisico dei bambini delle classi terze di scuola primaria (8-9 anni).
I numeri sulla popolazione adulta e anziana fanno parte invece delle indagini nazionali ‘PASSI’ (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) e ‘PASSI d’Argento’ sempre promosse dal Ministero della Salute e coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’eccesso ponderale in provincia di Modena è sostanzialmente stabile da quando sono iniziate le rilevazioni (2008) e per la Sanità pubblica rimane comunque un tema rilevante. Da tempo infatti l’Azienda Usl di Modena ha messo in campo azioni per contrastare il sovrappeso e l’obesità nella popolazione partendo dal monitoraggio continuo dell’evoluzione del fenomeno, intervenendo in particolare nell’età infantile. Nelle scuole sono proposti percorsi di educazione alimentare e motoria con il coinvolgimento attivo dei bambini e ragazzi, degli insegnanti e dei genitori.
Da gennaio 2019 è inoltre attivo il Percorso per il bambino obeso, percorso di presa in carico rivolto a bambini ed adolescenti obesi, che vede impegnata l’AUSL insieme a pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, un team multiprofessionale che opera su tutto il territorio provinciale e centri ospedalieri specializzati per eventuali approfondimenti diagnostici e supporto clinico.
“L’eccesso di peso rappresenta un importante problema di sanità pubblica perché predispone le persone a malattie croniche tra cui malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore (come il tumore al seno) e il diabete” spiegano Alberto Tripodi (nella foto) e Giuliano Carrozzi rispettivamente direttore del servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione e responsabile del servizio Epidemiologia e comunicazione del rischio dell’Azienda Usl di Modena (il dottor Carrozzi è anche coordinatore regionale delle indagini PASSI e PASSI d’argento).
Per prevenire il fenomeno è particolarmente importante intervenire nei primissimi anni di vita dove è più facile radicare buone abitudini – sottolineano gli esperti – le prime precauzioni vanno addirittura adottate durante la gravidanza e consistono nel tenere sotto controllo il fisiologico aumento di peso, non fumare e svolgere una vita attiva”.
Nel territorio della provincia di Modena è stato preso in considerazione un campione di 553 bambini su un totale di 608 bambini selezionati casualmente. Operatori sanitari del Dipartimento di Sanità Pubblica hanno misurato peso e statura con strumenti di elevata precisione; sono state acquisite informazioni su abitudini alimentari, attività fisica, comportamenti sedentari dei bambini, attraverso questionari compilati dai genitori, dai bambini stessi e dai dirigenti scolastici. Complessivamente, il 30% dei bambini presenta un eccesso ponderale e questo dato comprende sia sovrappeso che obesità. Nel dettaglio, il 2,4% risulta in condizioni di obesità grave, il 6,4% risulta obeso, il 21% sovrappeso, il 68,4% normopeso e l’1,8% sottopeso.
Secondo l’indagine sono state rilevate diverse criticità riguardo le abitudini alimentari dei bambini: solo la metà di loro effettua una colazione adeguata, mentre lo spuntino del mattino è troppo abbondante in quasi 6 su 10. Inoltre, solo il 5% dei bambini assume le cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate. Per quanto riguarda l’attività motoria, infine, quasi 2 bambini su 10 risultano fisicamente non attivi.
Redazione Pressa
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