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La Direzione dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena si unisce al cordoglio dei famigliari e della comunità scientifica per la scomparsa a 86 anni, nei giorni scorsi, del professore modenese Nicola Carulli, figura storica della medicina, professore ordinario di clinica medica Unimore, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 1993 al 1999 e direttore della Medicina III del Policlinico dal 1995 al 2006, quando la struttura si è trasferita all’Ospedale Civile di Baggiovara, all’epoca gestito dall’Ausl, come Unità di Medicina Interna a indirizzo Nutrizionistico e Metabolico, sino alla pensione maturata nel 2010.
Alla fine degli anni Novanta, il professor Carulli fu tra i primi a intuire l’importanza di costituire a Modena un Centro Trapianti di Fegato per completare le opzioni terapeutiche che in centro di grande tradizione come quello modenese già offriva ai pazienti di tutta Italia.
La sua intuizione, avuta in un’epoca pioneristica, è stata quindi fondamentale per la nascita di una realtà che ancora oggi è un punto di riferimento nazionale e internazionale.
Il professor Carulli si è laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti a Modena nel 1963. Dal dicembre 1966 al settembre 1968 ha frequentato come Research Fellow la Divisione di Medicina Nucleare del Johns Hopkins University, Baltimora MD. Si è poi specializzato in Clinica Medica alla scuola di Mario Coppo e, come il suo maestro, era un esperto, tra l’altro, delle malattie del fegato, filone di interesse che ha caratterizzato tutta la sua attività clinica e scientifica. Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dal 1999 al 2008. È stato professore associato di Semeiotica Medica dall'Aprile 1983 all'Ottobre 1986, poi professore straordinario di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica presso l'Università di Modena dall'Ottobre 1986. Infine, professore ordinario di Medicina Interna presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Modena dall'Ottobre 1989.
È stato membro del comitato scientifico dell'AISF (Associazione Italiana Studio Fegato), dell'EASL (European Association for the Study of the Liver) e della SIMI (Società Italiana di Medicina Interna). I principali campi di ricerca hanno riguardato l'uso dei radioisotopi per studi metabolici, il metabolismo dei farmaci e dell'etanolo, il metabolismo epatico del colesterolo e degli acidi biliari e la secrezione biliare nell'uomo, l’epatopatia steatosica non-alcolica. È stato autore di oltre 200 pubblicazioni su riviste internazionali e di svariati capitoli di libri a diffusione nazionale ed internazionale.
Come ricorda il professore Marco Bertolotti, suo allievo e ora direttore della Geriatria di Baggiovara, 'il professore Carulli lascia un vuoto importante, dal punto di vista accademico e scientifico, e anche sul versante umano, come possono testimoniare tutti coloro che hanno potuto apprezzare la sua intelligenza e la sua ironia. Il suo ricordo e il suo esempio ci accompagneranno nella vita e nella professione'.
Redazione Pressa
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