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'Da poche ore in città è apparso un parcheggio privato ad accesso limitato, ad oggi non ancora attivo, a servizio dell’Esselunga di via Canaletto, che per evitare di diventare il parcheggio della stazione (un problema vero) ha introdotto modalità non del tutto condivisibili. Il parcheggio è dotato di una sbarra all’accesso; qui verrà rilasciato un tagliando d’entrata che garantirà agli acquirenti 120 minuti di sosta gratuita, superati i quali si sarà chiamati a pagare 3 euro all’ora. Per uscire, e purché non si siano superati i 120 minuti, sarà necessario vidimare il tagliando d’entrata al banco dell’assistenza clienti'. A sottolineare il fatto è Federconsumatori Modena.
'Se non si è effettuata alcuna spesa, e anche se sono bastati pochi minuti per rendersi conto che il singolo prodotto ricercato non è in assortimento o è mancante, il cliente dovrà pagare alla cassa automatica 3 euro di parcheggio. Se poi uno sfortunato cliente, pur dotato di scontrino, smarrirà il tagliando d’entrata sarà chiamato ad un esborso che, prendendo a riferimento l’orario di apertura del negozio, raggiungerà i 42 euro. Anche qui Federconsumatori chiede di modificare le condizioni, rendendo gratuito (magari per una sola ora) il parcheggio per chi si reca nel negozio senza effettuare acquisti. Anche la penale per lo smarrimento del tagliando d’ingresso deve essere temperata, con un limite posto a due ore' - spiega Federconsumatori.
Il caso Aldi'Il discount ALDI di via Canaletto ha sostituito due anni fa lo storico supermercato Coop, in un’area difficile della città di Modena, con storici problemi di vivibilità e con una sostanziale assenza di parcheggi. L’insegna tedesca ha quindi opportunamente predisposto uno specifico parcheggio privato a servizio del negozio, con ingresso da via Montalcini . A seguito del diffuso mancato rispetto dei limiti di parcheggio indicati, nei mesi scorsi Aldi ha attivato un sistema di rilevazione automatica degli ingressi, tramite telecamere, affidato alla Nexobility Italia Srl. In un cartello all’ingresso del parcheggio, scritto in caratteri minuscoli, sono indicate le “condizioni contrattuali” per il suo utilizzo. Altri cartelli nel parcheggio segnalano soltanto che la sosta è limitata a “1,5 ore”; indicando che “si applicano le condizioni contrattuali e di accettazione pubblicate all’entrata”. Sempre più frequentemente Federconsumatori viene coinvolta da cittadini che hanno ricevuto una lettera da Nexobility, dove si chiede il pagamento di 35 euro entro 14 giorni, per avere superato il tempo limite di parcheggio; in assenza di ciò vengono annunciati costi aggiuntivi e l’attivazione di “ulteriori procedimenti giudiziari”. Va detto che non si tratta di multe, che la società non può ovviamente applicare, ma della richiesta di pagamento di una “penale contrattuale” per il mancato rispetto delle condizioni indicate nell’illeggibile cartello posto all’ingresso del parcheggio. Si è rivolta a noi una persona con disabilità, che ha parcheggiato nell’apposito spazio esponendo il contrassegno, ma ha superato il tempo limite. L’implacabile servizio clienti di Nexobility ha negato l’annullamento della penale. Poi tanti altri, che non avevano di certo potuto leggere le articolate “condizioni contrattuali” di Aldi e Nexobility, poste in un luogo impossibile e illeggibili per le loro minime dimensioni. Va detto che è legittimo porre dei limiti all’utilizzo di un parcheggio privato, pur a servizio di un esercizio commerciale. Ciò nonostante le condizioni che abbiamo descritto rappresentano con evidenza un uso distorto di tale diritto, creando un danno ai consumatori ed ai cittadini. Federconsumatori invita quindi l’Amministrazione Comunale a verificare la correttezza dei comportamenti di Aldi e di Nexobility, aziende che invitiamo a modificare quanto prima le modalità di utilizzo del proprio parcheggio'.
Redazione Pressa
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