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Quattro contravvenzioni elevate nei confronti di due attività di somministrazione di bevande (2 pub e due centri di vicinato), per 3 dei quali la Prefettura, raccolte le informative delle forze dell'ordine, sta valutando se ci sono gli estremi per l'emissione di provvedimenti immediati di chiusura per il tempo necessario a risolvere le criticità riscontrate. Questi i risultati più evidenti dell'azione di controllo messa in campo dalle forze di polizia, ieri sera, in centro storico, nei confronti della cosiddetta Movida serale nel venerdì del primo fine settimana dopo l’allentamento del lockdown.
Una serata per quanto riscontrato dalla questura 'caratterizzata da un notevole afflusso di persone del centro storico e da una generale osservanza delle norme anti-covid'.
In alcune circostanze i gestori di locali contigui tra loro si sono dotati di “steward” per la gestione dei clienti con buoni risultati in altri il rispetto delle regole è stato più difficile da garantire, nonostante gli sforzi.
La Polizia Municipale ha elevato 2 contravvenzioni a 2 bar della zona di via Farini/piazza Roma e adotterà la medesima procedura con il citato Ente. La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha coordinato un servizio di controllo al quale hanno preso parte aliquote dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, i quali in abiti borghesi e in divisa hanno effettuato servizi di controllo nei pressi dei locali maggiormente frequentati.
Particolari criticità, oltre a Via Farini e Piazza Roma, nella zona di via Gallucci dove i poliziotti ed i Militari dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno documentato la presenza di molti giovani che creavano resse non controllate e con obiettive difficoltà a mantenere le distanze interpersonali di 1 metro e che in certo numero non indossavano mascherine o le calzavano in maniera impropria.
Giudicata dalle forza di Polizia 'non soddisfacente l’attività di gestione di alcuni pub i quali avevano sistemato sedute ai tavoli che non rispettavano la distanza interpersonale di 1 metro oppure effettuavano servizio a tavolini di ridotte dimensioni per consumazioni in piedi attorno ai quali si accalcavano fino a 4/5 clienti, ovviamente a pochi centimetri di distanza uno dall’altro. In altri casi, invece, si verificava che l’accesso all’interno dei locali era indiscriminato e privo dei controlli necessari ad impedire il distanziamento. Analoga situazione veniva riscontrata per alcuni esercizi di vicinato che alla stregua di veri e propri bar servivano alcolici ai clienti creando resse dinanzi agli ingressi'
Redazione Pressa
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