Erano questi gli obiettivi delle linee di indirizzo alla base del bando pubblico per la concessione di gestione per i prossimi 9 anni, e per 4,16 milioni di euro, del PalaPanini il palazzo dello sport di Modena che nonostante i suoi 33 anni di età, continua a garantire standard moderni e da serie A per le competizioni sportive. Linee presentate nel maggio scorso in Consiglio comunale dall’assessore al Patrimonio e allo Sport Giulio Guerzoni e approvate dall’Assemblea con voto unanime. Linee che rimarranno, per ora, lettera morta. Un libro dei sogni.
Forse giudicate troppo ambiziose e rischiose per i potenziali gestori / investitori che invece di concorrere alla gara per la gestione, hanno deciso di disertarla, lasciando così nello stupore i funzionari comunali che nei giorni scorsi si sono trovati senza nessuna busta da aprire e da confrontare. Gara deserta. Nessuna offerta pervenuta.
Le potenzialità della struttura e le condizioni per poterla gestire, evidentemente non sono state giudicate allettanti dai potenziali concorrenti alla gara. Nonostante la struttura sia pienamente utilizzabile (e di fatto 'vendibile'), per tutto l'anno durante il quale la frequentazione stimata supera le centomila presenze. Una struttura sulla quale il Comune ha continuato ad investire anche di recente, con l’intervento di riqualificazione ed efficientamento dell’impianto di illuminazione, terminato in tempo per le tre partite della Nations league di pallavolo che si sono svolte a Modena lo scorso giugno. La gestione del PalaPanini è stata esternalizzata fin dagli anni ’90 e nel 2009, con assegnazione diretta della Giunta, fu affidata alla società Modena Volley con una concessione in scadenza il 31 dicembre 2018. Alla scadenza della concessione, il Comune proprietario dell’impianto, non potendolo gestire con risorse interne proprie, ha ritenuto di dovere continuare ad affidare in gestione la struttura attraverso concessione ad un soggetto esterno per i prossimi nove anni, in continuità con la precedente gestione (che si concluderà tra quattro mesi), ricorrendo ad una gara a evidenza pubblica a procedura aperta. Quella, appunto, appena andata deserta e che lascia il PalaPanini orfano all'età di 33 anni.
E con la gara deserta rimangono nel cassetto, per ora, anche quelli che sulla base delle intenzioni del Comune dovevano essere progetti capaci di stimolare i potenziali soggetti interessati alla gestione.
Gi.Ga.