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Sono 450 gli intervertenti eseguiti nella Sala Operatoria Ibrida dell’Ospedale Civile di Baggiovara dalla sua attivazione, il 21 marzo scorso al 20 dicembre. Nei primi nove mesi dalla sua attivazione, quindi, la nuova struttura – realizzata grazie alla generosità dei modenesi e inaugurata un anno fa, il 21 dicembre 2018 – ha lavorato a pieno regime, con una media di oltre 40 interventi al mese, che hanno interessato tutte le specialità per le quali costituisce un decisivo sostegno: Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Generale d’Urgenza e Nuove Tecnologie, Endoscopia Digestiva, Neurochirurgia, Radiologia, Urologia. Per queste discipline, infatti, le grandi capacità diagnostiche dell’angiografo, unite alla flessibilità del parco operatorio, consentono di effettuare interventi complessi, in multi-equipe, in maniera mini - invasiva.
“Per la chirurgia vascolare - ha spiegato il direttore, Roberto Silingardi - 8 mesi di utilizzo di Sala Ibrida hanno significato oltre 330 interventi dal 21 marzo al 20 dicembre.
Circa la metà degli interventi chirurgici hanno riguardato l'aorta in particolare il trattamento endovascolare di aneurismi ed i restanti principalmente eseguiti per malattia ostruttiva delle arterie degli arti inferiori (by-pass e/o angioplastiche). L'utilizzo multidisciplinare dell’apparecchiatura angiografica avanzata ha consentito di effettuare interventi in equipe in particolare fra chirurghi vascolari e cardiologi interventisti costituendo l'AORTIC TEAM, cioè un gruppo di professionisti dedicati al trattamento delle patologie complesse in particolare dell'arco dell'aorta. Particolarmente utile è stato, in 18 casi, l'utilizzo della Sala Ibrida in patologie aortiche in urgenza. La Sala Ibrida ha permesso di migliorare la qualità delle procedure con tecniche avanzate di 'FUSION IMAGING' e angiografie rotazionali”.
'In questi primi mesi - Rita Conigliaro, direttore dell’Endoscopia Digestiva – come Endoscopia digestiva abbiamo svolto la oltre 65 interventi in Sala Ibrida. Per la nostra attività questa struttura è fondamentale soprattutto nella terapia della patologia bilio-pancreatica perché consente diagnosi molto sofisticate e, a seguire, un’interventistica di alto livello, spesso in procedure combinate con altre équipe'.
Redazione Pressa
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