'Non vorremmo che il nuovo Codice, con le tante zone d'ombra ancora non chiarite, finisse per creare più complicazioni sia alle forze dell'ordine sia agli utenti della strada e in particolare a quelli più esposti, come gli autotrasportatori che corrono il rischio di vedere la propria attività sospesa con danni incalcolabili - spiega Cinzia Franchini -. Dobbiamo infatti sgomberare il campo da un grande equivoco: chi viaggia in regola non ha alcun timore dei controlli sulle strade, anzi, i tanti piccoli imprenditori dell'autotrasporto li auspicano perché solo attraverso le verifiche si può far emergere distorsioni e illegalità che inquinano il mercato.
'Uniformarsi alle regole Europee limitandosi a un pesante giro di vite su norme e sanzioni non è rispettoso, prima di tutto per gli uomini e le donne in divisa chiamati ai controlli - chiude Franchini -. Cosa serve promettere sequestri e azioni penali quando non si è in grado di controllare nemmeno, per fare un esempio facile, il trasporto delle merci pericolose, quando la normativa ADR a causa del mancato investimento in formazione è materia oscura per chi è chiamato a vigilare sul suo rispetto? Ma questo è solo appunto un esempio tra i tanti: la verità è che chi non rispetta le regole oggi continuerà a farlo, in barba a ogni inasprimento e punizione'.