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'La caccia, come l'opinione pubblica la intende, parte oggi. Come WWF siamo dell'opinione che la caccia sia ormai aperta tutto l'anno tra selezione e piani di controllo e ribadiamo, qui, la totale contrarietà alla caccia e a questi metodi di tutela delle produzioni agricole spesso senza controllo da parte di chi dovrebbe farlo. Quest'anno, per motivi burocratici, saranno probabilmente in calo anche le guardie volontarie che dovrebbero essere coordinate dalla Provincia di Modena'. Così in una nota il Nucleo tutela faunistica della Provincia di Modena Wwf sulla apertura odierna della caccia.
'Ci appelliamo ai carabinieri forestali e allo sparuto gruppo di agenti della polizia provinciale per una seria applicazione delle normative in vigore per ridurre il danno venatorio alla fauna.
Invitiamo le persone che domenica mattina vedono atteggiamenti che sembrano fuori regola da parte dei cacciatori a chiamare questi numeri di telefono per la provincia di Modena: carabinieri forestali 112, polizia provinciale 059209525 (tenete pronti carta e penna per segnare il numero di cellulare di reperibilità). Purtroppo non ci risulta che ci sia il coordinamento tra queste due forze dell'ordine per una ottimizzazione del servizio. Dovrebbe essere la Prefettura a occuparsi del coordinamento ma, da sempre, la tutela della fauna non è ancora considerata un bene primario'.
Saranno circa tre mila le doppiette modenesi impegnate nella stagione venatoria che si apre oggi. Dai dati raccolti dalla Provincia di Modena emerge che il numero dei cacciatori è costante in calo negli anni: nel 2000 i cacciatori erano oltre diecimila. Aumenta invece l’età media: ora è di oltre 60 anni, mentre solo una minima parte degli appassionati ha meno di 30 anni. In questi ultimi anni, inoltre, si è consolidata la tendenza del cacciatore modenese a privilegiare sempre di più la caccia agli ungulati (sono quasi la metà i cacciatori modenesi che si dedicano a questo tipo di caccia) rispetto alla tradizionale caccia a lepri e fagiani con il cane da ferma. Il ricambio generazionale è ancora lento: la maggior parte dei cacciatori che si abilitano ogni anno, una cinquantina in media, è di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Redazione Pressa
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