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'Appena rientrato da un giro nel nostro bellissimo parco XXII Aprile, oggetto tra l'altro di una importante riqualificazione, ho notato con piacere che c'è vita nonostante le temperature non proprio piacevoli. Bambini che giocano, gente a passeggio e sportivi che si allenano. Ma cosa ci facevo al parco? Ero lì perché alle ore 15:40 una mamma aveva segnalato in chat un ragazzo intento a consumare crack davanti ai bambini in zona campo da basket. Ho semplicemente sentito il dovere, da cittadino e genitore, di intervenire in prima persona e in sicurezza per rendermi conto della situazione ed salvaguardare, nel caso, la serenità dei bambini'.
E' la prima parte della vicenda raccontata da un residente del quartiere Crocetta, padre di un bambino e frequentatore del parco XXII aprile, polmone verde particolarmente frequentato da famiglie e da preadolescenti nel dopo scuola, dove purtroppo la vita sociale e l'attività sportiva si incrociano con quella che conquista le pagine della cronaca e relativa all'attività di spacciatori (soprattutto nella parte sud del parco che si affaccia su via Attiraglio) e, purtroppo, dei consumatori, che si estende anche nella parte più a nord, quella dove sono collocati i giochi per i bambini e ha sede la cosidetta arena, in cemento, dove da sempre sono installati i canestri da basket. Ed è lì, dove gli alberi sono più concentrati e le strutture di cemento offrono maggiori nascondigli, dove ieri pomeriggio erano presenti diversi ragazzini intenti a giocare, che prosegue il racconto del papà che poco prima aveva ricevuto la segnalazione e deciso a verificare personalmente la situazione, purtroppo non eccezionale quell'area.
'Arrivato al parco, eccolo là, in piedi, a farsi di crack mentre i bambini giocavano a Basket' - racconta l'uomo riferendosi alla persona intenta ad assumere sostanza stupefacente, inalandola dalla bottiglia. 'Sono andato deciso verso di lui, mi ha guardato e ha capito che ero lì per lui. Ha mollato tutto e se ne è andato velocemente'. L'uomo getta lì l'armamentario costituito da bottiglia con tappo di stagnola dalla quale inalava la sostanza, nel prato, vicino alla gradinata. Ben visibile ai ragazzi che giocavano. 'Ho buttato tutto nel cestino e avvisato la Polizia Municipale'. Tutto finisce lì ma la riflessione è amara. Tanto più perché mostra una realtà drammatica umana e sociale capace di mettere a rischio la sicurezza ed oscurare quel tanto di bello che in quel parco, con la gente che lo frequenta, c'è. 'Il tutto decisamente molto bello a cui mi riferivo e che è percepibile camminando per il parco, è stato oscurato da questo episodio' - prosegue. 'E se un bambino avesse raccolto qualcosa? Senza considerare che quell'uomo, senza il mio arrivo, avrebbe continuato ad essere sotto gli occhi di tanti ragazzini che stavano giocando'.
'Purtroppo episodi e segnalazioni del genere sono quasi quotidiani' - conferma il referente del Controllo di vicinato della zona Marcello Costantino. 'Riceviamo a giriamo agli organi competenti in media 4-5 segnalazioni la settimana. C'è chi, per ragioni anche politiche e di parte, tenta di non evidenziare se non a nascondere questa realtà, ma noi abbiamo il dovere di denunciare cosa non va, proprio perché consapevoli dell'importanza che il parco ha nella vita del quartiere e della necessità di dovere fare di tutto affinché possa essere un luogo sicuro dove non devono esistere luoghi da evitare e nei quali non potere nemmeno giocare'
Gi.Ga.