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Chiediamo immediate misure a salvaguardia dei Lavoratori della Polizia Locale, così Mario Assirelli, Segretario Generale del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, commenta la notizia di decine e decine di lavoratori della Polizia Locale risultati positivi al Covid-19 in tutt’Italia. Parole che fanno seguito a una lettera inviata al Presidente Mattarella per richiedere con urgenza Dpi e tamponi per gli operatori di Polizia Locale. '
Addirittura la Protezione Civile, nelle ultime settimane, probabilmente non conoscendo la tipologia di lavoro in capo alla Polizia Locale, ha consegnato in alcuni Comandi delle “mascherine” impropriamente dette che non sono omologate e sono equiparabili ad un noto panno della polvere, del tutto inutilizzabili e per nulla sicure - si legge nel testo della lettera inviata al Capo dello Stato -. “Mascherine” che tra l’altro, trascurando la normativa vigente in materia di sicurezza, hanno trovato il benestare nell’ultimo Decreto Legge, il n.
18 del 17 marzo 2020 art.16 c.2 dove leggiamo testualmente che “gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio CE e prodotte in deroga alle vigenti norme sull’immissione in commercio”. A completare il tutto, probabilmente per mano di chi non ha ancora ben compreso la gravità dell’emergenza, è intervenuto il giorno successivo il Ministero della Salute con una circolare integrativa nella quale precisa che “Il rischio di contagio per gli operatori di Polizia Locale… può essere assimilato a quello della popolazione in generale”, motivo per cui, banalmente prescrive l’obbligo di mantenere la distanza di un metro e se necessario l’uso di una semplice mascherina chirurgica. Voglio sperare che non si tratti di incompetenza, ma solo di distrazione. La Polizia Locale opera a 360° sul fronte della Sicurezza e dell’emergenza in atto.
E di questo, passata questa pandemia, occorrerà tenerne conto e riprendere seriamente in considerazione la questione urgente della Legge di Riforma della Polizia Italiana, per equipararla alle FF.OO. ad ordinamento statale
'.
“Siamo consapevoli del fatto che, soprattutto in questa situazione, sia necessario garantire funzioni ritenute indispensabili, ma proprio perché avvenga nel migliore modo possibile e per dare risposte concrete alla cittadinanza, occorre attuare con urgenza tutte le misure essenziali alla salvaguardia della salute del personale che lavora su turni massacranti e in condizioni al limite e difficili, considerato anche l’ordine pubblico da garantire” – scrive nella nota Assirelli.
“Questo significa organizzare e coordinare al meglio il lavoro (e non certamente creare difficoltà patetiche come nei capoluoghi di Regione ad esempio Lombardia, Piemonte e Liguria) e disporre un’efficiente rotazione del personale in modo da assicurare la piena sicurezza dei Lavoratori con la dotazione di presidi sanitari fondamentali ovvero di idonei dispositivi di protezione individuale affinché sia sempre coperto il servizio reso alla Comunità. Se vogliamo continuare a svolgere questo importante e indispensabile servizio pubblico e di sicurezza senza mettere in pericolo le donne e gli uomini della Polizia Locale italiana e quindi della cittadinanza, bisogna farlo subito e senza ulteriori esitazioni” conclude Assirelli.
Redazione Pressa
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