Modena, discariche porta a porta

L'introduzione a macchia di leopardo, o solo promessa, del nuovo sistema di raccolta sta peggiorando la situazione da settimane. Con cumuli di rifiuti che riempiono e circondano i cassonetti rimasti


Fatto sta che a Modena sta succedendo, nell'applicazione del sistema, ciò che non è successo anche in altri centri o capoluoghi paragonabili a Modena e nei quali la raccolta porta a porta misto o integrale è stata avviata con successo o comunque attraverso un monitoraggio delle problematiche e una attenta risposta nelle situazioni di difficoltà. Cosa che non sta avvenendo a Modena.
Stando alle ultime segnalazioni, in alcune aree della Crocetta, per esempio, la raccolta differenziata porta a porta che doveva partire agli inizi di ottobre in realtà non è mai partita. Per alcuni giorni i residenti hanno seguito il calendario della raccolta e conferito diligentemente i rifiuti negli appositi sacchetti o bidoni colorati distribuiti, ma il servizio Hera anzichè prelevare quelli continuava (e continua) a passare per svuotare i cassonetti tradizionali, mai rimossi.
Con la conseguenza però che i cassonetti hanno iniziato sempre più ad essere utilizzati dai residenti di zona senza cassonetti sia pubblici che personali. Ed è così che in molte aree della città, al netto degli incivili che anziché attendere il prelievo porta a porta preferiscono trasformarsi in pendolari dell'immondizia alla ricerca di tradizionali cassonetti in cui scaricare bauli di rifiuti, ci si trova senza porta a porta e senza cassonetti. Oppure con i cassonetti inutilizzabili perché sempre pieni. Che obbligano a tenere rifiuti in casa, magari all'interno di bidoncini del porta a porta che però non vengono ritirati. Insomma, un caos nell'applicazione e in quella che doveva essere una graduale ed informata introduzione, dai risultati disastrosi più che evidenti. 'Una situazione mai vista, non degna di una città come Modena', afferma un residente e titolare di un negozio nella zona di via Emilia Ovest, vicino al Bowling. 'Ieri ho dovuto spiegare a parenti in visita a Modena e schifati dalla situazione che la situazione, pur peggiorata negli ultimi anni, non è mai stata così. Non ci stupiremmo di vedere presto crescere insieme ai rifiuti anche colonie di topi'. Insomma, l'introduzione caotica, a macchia di leopardo, a volte iniziata in tratti di via e in altri no, sta creando situazioni di forte criticità sia sotto il profilo ambientale che di decoro e di igiene pubblica. Anziché il servizio porta a porta qui porta a porta aumentano solo le discariche a cielo aperto.
A meno che tutti i modenesi non vengano accusati di inciviltà è chiaro e palese che il meccanismo con cui il sistema (condivisibile) della raccolta differenziata porta porta, che in centri anche importanti come Mirandola (dove la raccolta è gestita da Aimag), ha portato ad un abbattimento radicale nella produzione di rifiuti indifferenziati, così come applicato (o non applicato) a Modena, o in molte parti della città, così non va, non va proprio. Ed esige una spiegazione sul fronte tecnico, amministrativo e politico chiara. Non solo sotto il profilo ambientale ma anche della tutela della salute pubblica.
Gi.Ga.
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