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Raccolta rifiuti e tariffa puntuale: 'Meno cittadini arrabbiati ma solo uno su cinque soddisfatto'

Raccolta rifiuti e tariffa puntuale: 'Meno cittadini arrabbiati ma solo uno su cinque soddisfatto'

I risultati dell'indagine Federconsumatori elaborati sulla base delle 1200 risposte arrivate. Modenesi d'accordo con il rientro dei cassonetti ma lamentano un processo troppo lento. E tra i giovani aumenta quello del superamento dell'inceneritore


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A due anni dalla precedente indagine, Federconsumatori Modena torna a interrogare i cittadini sulla raccolta rifiuti e la pulizia urbana. I dati, elaborati su un campione rappresentativo di oltre 1200 modenesi, mostrano un quadro in evoluzione: migliorano le percezioni generali, ma permangono forti contraddizioni. A raccontarlo è Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena, che nel corso di una conferenza stampa ha commentato i risultati della terza indagine condotta dall’associazione.“Rispetto alle rilevazioni di due anni fa – ha spiegato Govoni – registriamo un miglioramento significativo nella valutazione dei modenesi sia sulla pulizia della città che sulla gestione dei rifiuti. Tuttavia, resta stabile al 20% la quota di cittadini soddisfatti del modello attuale di raccolta. È un dato che interpella l’amministrazione: nonostante i cambiamenti, solo uno su cinque si dichiara convinto”.Calano i super-arrabbiati ma i critici rimangono tanti
Il dato più significativo, secondo il presidente di Federconsumatori, è il dimezzamento dell’area dei cosiddetti “super arrabbiati”, che nel 2023 rappresentavano il 49% del campione e oggi si attestano attorno al 24%. Ma questo calo non si traduce in un aumento dei favorevoli: “È l’area dei critici ad essersi allargata – precisa Govoni – ovvero quella parte di cittadini che, pur non rigettando in toto il modello, avanzano proposte e chiedono cambiamenti urgenti.
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È su questa fascia che l’amministrazione deve investire di più: qui si gioca il futuro del consenso e dell’efficacia delle politiche ambientali”.Cittadini d'accordo con la scomparsa dei sacchi in strada, ma il passaggio ai cassonetti è troppo lento
Tra le criticità più segnalate spicca, ancora una volta, il tema dei sacchi gialli e blu esposti in strada: “Il giudizio dei cittadini è netto – conferma Govoni – l’esposizione dei sacchi è percepita come un elemento di degrado. La decisione del sindaco Mezzetti di rimuoverli è stata giusta, ma il processo è stato troppo lento. C’è una larga parte della popolazione che è in attesa di un cambiamento che tarda ad arrivare”.Rimangono invariate, rispetto al passato, le lamentele più diffuse: la necessità di tenere carta e plastica in casa, la frequente rottura dei cassonetti e la difficoltà ad accedervi. “Sono le stesse criticità emerse due anni fa – osserva il presidente – e la loro persistenza alimenta l’insoddisfazione. Su questi aspetti serve un intervento deciso e immediato”.Differenze tra i quartieri, il 2 il più critico
L’indagine evidenzia forti differenze tra le zone della città. Il centro storico, dove da tre mesi è stato introdotto un nuovo sistema di raccolta, mostra segnali ancora incerti.
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“Il cambiamento è in atto, ma i giudizi sono sospesi – afferma Govoni – non c’è stato il miglioramento che molti si aspettavano”.Ben più critico il quadro nel Quartiere 2 (che comprende Musicisti, Crocetta e alcune frazioni): “Qui il problema dell’abbandono dei rifiuti è particolarmente sentito, e i comportamenti scorretti di una parte della cittadinanza sono diventati il principale tema per i modenesi. Due anni fa si puntava il dito contro Hera, oggi i cittadini chiedono un’azione collettiva per contrastare la dispersione dei rifiuti. In questo caso il cambiamento è stato ampio Meno responsabilità attribuite a comune ed era e più responsabilità attribuite a comportamenti incivili che statisticamente comunque continueranno a permanere in una percentuale che statisticamente intorno al 20 per cento. Un dato sicuramente allarmante che forse non ha avuto un adeguato contrasto in altrettanto adeguate e capillari campagne di comunicazione informazione e coinvolgimento dei con i cittadini. L'introduzione delle modifiche nella raccolta dei rifiuti già dal 2022 a venire ad oggi ha continuato ad essere percepita come un'imposizione da subire e non da costruire in un percorso condiviso. Da qui anche le proposte finali che emergono dai dati emersi.
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“Serve un progetto in profondità, non interventi spot né solo azioni di polizia. I modenesi vogliono partecipare, vogliono sentirsi parte di un cambiamento. Dobbiamo lavorare su informazione, educazione civica e senso di responsabilità condivisa”.L’indagine completa di circa 36 pagine è disponibile sul sito di Federconsumatori Modena.
 

Nella foto, un momento della conferenza stampa di oggi presso la sede federconsumatori e la copertina dell'indagine
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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