Raccolta rifiuti e tariffa puntuale: 'Meno cittadini arrabbiati ma solo uno su cinque soddisfatto'

I risultati dell'indagine Federconsumatori elaborati sulla base delle 1200 risposte arrivate. Modenesi d'accordo con il rientro dei cassonetti ma lamentano un processo troppo lento. E tra i giovani aumenta quello del superamento dell'inceneritore
Il dato più significativo, secondo il presidente di Federconsumatori, è il dimezzamento dell’area dei cosiddetti “super arrabbiati”, che nel 2023 rappresentavano il 49% del campione e oggi si attestano attorno al 24%. Ma questo calo non si traduce in un aumento dei favorevoli: “È l’area dei critici ad essersi allargata – precisa Govoni – ovvero quella parte di cittadini che, pur non rigettando in toto il modello, avanzano proposte e chiedono cambiamenti urgenti. È su questa fascia che l’amministrazione deve investire di più: qui si gioca il futuro del consenso e dell’efficacia delle politiche ambientali”.Cittadini d'accordo con la scomparsa dei sacchi in strada, ma il passaggio ai cassonetti è troppo lento
Tra le criticità più segnalate spicca, ancora una volta, il tema dei sacchi gialli e blu esposti in strada: “Il giudizio dei cittadini è netto – conferma Govoni – l’esposizione dei sacchi è percepita come un elemento di degrado. La decisione del sindaco Mezzetti di rimuoverli è stata giusta, ma il processo è stato troppo lento. C’è una larga parte della popolazione che è in attesa di un cambiamento che tarda ad arrivare”.Rimangono invariate, rispetto al passato, le lamentele più diffuse: la necessità di tenere carta e plastica in casa, la frequente rottura dei cassonetti e la difficoltà ad accedervi. “Sono le stesse criticità emerse due anni fa – osserva il presidente – e la loro persistenza alimenta l’insoddisfazione. Su questi aspetti serve un intervento deciso e immediato”.Differenze tra i quartieri, il 2 il più critico
L’indagine evidenzia forti differenze tra le zone della città. Il centro storico, dove da tre mesi è stato introdotto un nuovo sistema di raccolta, mostra segnali ancora incerti. “Il cambiamento è in atto, ma i giudizi sono sospesi – afferma Govoni – non c’è stato il miglioramento che molti si aspettavano”.Ben più critico il quadro nel Quartiere 2 (che comprende Musicisti, Crocetta e alcune frazioni): “Qui il problema dell’abbandono dei rifiuti è particolarmente sentito, e i comportamenti scorretti di una parte della cittadinanza sono diventati il principale tema per i modenesi. Due anni fa si puntava il dito contro Hera, oggi i cittadini chiedono un’azione collettiva per contrastare la dispersione dei rifiuti. In questo caso il cambiamento è stato ampio Meno responsabilità attribuite a comune ed era e più responsabilità attribuite a comportamenti incivili che statisticamente comunque continueranno a permanere in una percentuale che statisticamente intorno al 20 per cento. Un dato sicuramente allarmante che forse non ha avuto un adeguato contrasto in altrettanto adeguate e capillari campagne di comunicazione informazione e coinvolgimento dei con i cittadini. L'introduzione delle modifiche nella raccolta dei rifiuti già dal 2022 a venire ad oggi ha continuato ad essere percepita come un'imposizione da subire e non da costruire in un percorso condiviso. Da qui anche le proposte finali che emergono dai dati emersi. “Serve un progetto in profondità, non interventi spot né solo azioni di polizia. I modenesi vogliono partecipare, vogliono sentirsi parte di un cambiamento. Dobbiamo lavorare su informazione, educazione civica e senso di responsabilità condivisa”.L’indagine completa di circa 36 pagine è disponibile sul sito di Federconsumatori Modena.
Nella foto, un momento della conferenza stampa di oggi presso la sede federconsumatori e la copertina dell'indagine
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