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Riorganizzazione emergenza-urgenza, Forza Italia: 'Il piano va rivisto. In Ctss ai sindaci forniti dati fuorvianti'

Riorganizzazione emergenza-urgenza, Forza Italia: 'Il piano va rivisto. In Ctss ai sindaci forniti dati fuorvianti'

Conferenza stampa dei vertici di Forza Italia Modena al Policlinico sull'approvazione del documento Ausl. E su Vignola rincarano: 'Dal sindaco finta opposizione al piano. Cittadini presi in giro in Consiglio Comunale'


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Tra le mani, oltre alla bandiera di Forza Italia, Pier Giulio Giacobazzi, coordinatore provinciale del partito, Antonio platis, Vice coordinatore regionale, Franca Massa vicecoordinatore provinciale e referente del partito a Vignola, riuniti questa mattina insieme ad altri rappresentanti del partito al Policlinico di Modena, avevano il documento che sancisce il via libera, da parte della Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria, del piano di riorganizzazione dall'Ausl di Modena del 18 settembre scorso. Un piano che ha visto come nodo del contendere il posizionamento di mezzi avanzati di soccorso con medico a bordo, presenti sul territorio. L'obiettivo della conferenza, organizzata simbolicamente davanti all'ingresso del Policlinico insieme anche ai consiglieri del partito a Mirandola e Castelfranco, spiegare i motivi della contestazione al piano stesso, e alla base della richiesta di revisione.Nel merito è subito entrato Antonio Platis, vicecoordinatore regionale di Forza Italia, che ha evidenziato come per fornire il presupposto dello spostamento di auto mediche (per esempio a Vignola non più 24 ore ma 12 a Vignola e 12 notturne con spostamento e partenza da Pozza di Maranello, o per Mirandola non più 12 ore dall'ospedale ma 24 ore da Cavezzo), l'Ausl ha utilizzato una tipologia di dati che 'pur oggettivi non corrisponderebbero a quelli 'giusti' per misurare l'effettiva presenza dell'equipe di soccorso più completa e adeguata in caso di emergenza con codici rossi.
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Secondo Platis, i dati scientifici parlano chiaro e dicono che se consideriamo la risposta adeguata all'emergenza codici rossi quella che prevede l'intervento di una equipe completa (personale medico e infermieristico), un modenese su quattro non riceverebbe nei tempi limite previsti assistenza dalla migliore condizione disponibile. “Serve un equipaggio completo, medico e infermiere, per affrontare le patologie tempodipendenti. Il tempo va calcolato su quello, ovvero dalla chiamata al momento in cui il paziente può essere preso in carico da una tale equipe. Non si può considerare ‘soccorso avanzato’ il primo mezzo che arriva sul posto, anche se è solo infermieristico, come ha calcolato e vorrebbe fare credere l'Ausl. Questo è un dato fuorviante rispetto alle indicazioni e i dati del Ministero”, ha denunciato Platis. 'Vogliamo ragionare sul piano dei dati scientifici. Non vogliamo dire che quelli dell'Ausl non sono dati oggettivi e scientifici ma solo che non sono quelli giusti per valutare correttamente la miglior risposta che in casi di emergenza critica si devono considerare'.A questo andrebbe aggiunto il fatto, per Forza Italia preoccupante, che il Piano Ausl non solo prevede
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la riorganizzazione delle auto con medici a bordo, ma un sempre minore numero di mezzi con il solo infermiere a bordo, compensata da un maggiore utilizzo di mezzi cosiddetti di base con volontari.Per Forza Italia, si tratta di 'una scelta pericolosa che scarica le responsabilità sui volontari: oltre il 50% dei mezzi sono affidati al volontariato. A loro va il nostro grazie, ma la sanità pubblica deve essere garantita da professionisti e strutture stabili'.Forte la presa di posizione anche da parte di Franca Massa, consigliere comunale di Forza Italia a Vignola, e Vicoordinatore provinciale del partito. A Vignola dove lo spostamento dell'automedica previsto dall'Ausl per 12 ore a Pozza di Maranello, finalizzato teoricamente a garantire una maggiore copertura territoriali nel tempo limite, è diventato un caso che ha messo nel mirino il sindaco Emilia Muratori: “Nel Consiglio comunale aperto del 29 settembre ha detto di aver chiesto il rinvio del piano per confrontarsi con territori vicini come Valsamoggia. Ma dai verbali della CTSS emerge che aveva già approvato la delibera il 18 settembre con tutti i punti che poi ha fatto finta di contestare. Prima ha approvato il piano e poi ha detto di avere 'congelato' la posizione di Vignola in attesa di un confronto pubblico che si sarebbe tradotto nel consiglio aperto.
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Un consiglio dove non ha detto la verità ai cittadini, quella dei dati di fatto, ovvero di avere già votato il piano, come verbali e carte dicono'.Il caso di Vignola, secondo Forza Italia, è emblematico. 'L’automedica presente 24 ore su 24 verrà sostituita da un mezzo attivo solo di giorno, mentre nelle ore notturne l’emergenza sarà gestita da un’automedica spostata a Pozza di Maranello, incaricata di coprire un’area vastissima che comprende comuni come Montefiorino, Montese e tutta l’Unione Terre di Castelli su cui, non ci sono garanzie. I cittadini non ne sapevano nulla, ora si trovano a fare i conti con un ridimensionamento pericoloso – ha aggiunto Massa –. L’8 ottobre ci riuniremo in municipio con un comitato per discutere proposte e chiedere risposte chiare sia all’Azienda USL che alla sindaco Muratori'.A chiudere la conferenza è stato Pier Giulio Giacobazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Modena e coordinatore provinciale del partito: 'La riorganizzazione dell’emergenza è lontana dalle reali necessità del nostro territorio. Modena è una provincia lunga, con realtà complesse e diverse – dalla bassa pianura all’alta montagna – ma il piano ignora le specificità locali. Zone come Vignola, la montagna e l’area della bassa restano penalizzate'.Il partito annuncia battaglia in tutte le sedi istituzionali e territoriali, chiedendo il ritiro del piano o almeno la sua revisione radicale. 'La sanità pubblica non può essere riorganizzata solo per esigenze di bilancio – concludono gli esponenti azzurri –. Qui si parla di vite, e il ruolo del medico è centrale, non accessorio'.Gi.Ga.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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