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Emergenza Urgenza Vignola, il sì del sindaco al piano Ausl ma con mille dubbi

Emergenza Urgenza Vignola, il sì del sindaco al piano Ausl ma con mille dubbi

Emilia Muratori invita lavorare insieme per capire e superare le criticità che rimangono: 'Ancora tanti punti non chiari, affrontiamolo assieme in commissione'


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'C'è ancora la necessità di comprendere meglio i criteri e i dati che hanno portato alla decisione dello spostamento notturno dell’automedica. C'è la complessità tecnica degli strumenti usati per motivare il cambiamento lo spostamento dell'auto medica La Pozza di Maranello, come l’uso di algoritmi, isocrone e intelligenza artificiale, che hanno generato confusione e difficoltà di comprensione, tra gli stessi amministratori. Anche io mi sono fidata dei risultati senza capirli appieno. Per questo ritengo importante l'istituzione di una commissione tecnica davvero operativa che entri nel merito della questione per analizzare a fondo i dati e le simulazioni che hanno giustificato la riorganizzazione'.
Muratori ha anche criticato il fatto che la discussione pubblica e la reazione della cittadinanza siano scoppiate solo in fase avanzata, nonostante il tema fosse in discussione da mesi. Questo solleva il problema della scarsa partecipazione preventiva e del coinvolgimento tardivo delle comunità locali, che hanno appreso le decisioni quando ormai erano già impostate.Un punto particolarmente delicato riguarda la copertura notturna dei servizi di emergenza. Attualmente, di notte è attiva una sola automedica nel distretto, e il timore è che spostandola a Pozza si possa ridurre la tempestività degli interventi a Vignola, Marano o Guiglia, soprattutto in situazioni di contemporaneità di emergenze.
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Muratori riconosce questi timori e afferma che nessuno spostamento sarà attuato senza la garanzia di una copertura medica sufficiente in ospedale, ribadendo che la sicurezza dei cittadini è prioritaria.C’è poi un’altra importante fonte di tensione: la percezione diffusa tra i cittadini che lo spostamento dell’automedica preluda alla chiusura del pronto soccorso di Vignola. Il sindaco contesta con fermezza questa narrazione, accusando chi la alimenta di fare allarmismo infondato e dannoso, affermando con decisione che non è prevista la chiusura del pronto soccorso. Tuttavia, il solo fatto che questo timore esista rivela una crisi di fiducia tra istituzioni e cittadinanza, che deve essere affrontata anche sul piano comunicativo e politico.Inoltre, viene rilevata una contraddizione interna al sistema sanitario: da un lato si cerca di ottimizzare risorse e personale, dall’altro si scontano carenze strutturali, come la mancanza di medici e operatori sanitari disponibili a coprire tutti i turni. Questo contesto di scarsità cronica di risorse umane e finanziarie rende ancora più fragile il sistema di emergenza-urgenza e acuisce la percezione di rischio per i territori non centrali.Muratori propone infine un approccio costruttivo e condiviso: istituire una commissione comunale o interdistrettuale tecnica per analizzare con serietà i dati e le ricadute
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territoriali dello spostamento, eventualmente accompagnata da comitati di cittadini che monitorino il processo e pongano richieste concrete, purché non guidati da slogan o narrazioni strumentali.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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