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'Scuola e sicurezza, ora dalle istituzioni servono fatti'

'Scuola e sicurezza, ora dalle istituzioni servono fatti'

Intervista a Chiara Costetti, presidente di consiglio di istituto e tra i promotori dell'incontro al Villaggio Giardino: 'E' emerso scollamento con la realtà'


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'Dopo il partecipato incontro di giovedì, c'è solo una cosa da fare: la verifica di quanto promesso dagli amministratori e dei loro impegni presi. Sia dall'incontro sia dall'incontro avvenuto con il Prefetto è emerso uno scollamento tra le realtà scolastiche, i cittadini, le famiglie, e le istituzioni, in diversi punti inconsapevoli o non a conoscenza delle realtà scolastiche, delle loro attività e delle loro azioni per prevenire e contrastare episodi illegali. Come fossero cosa nuovo. Questo conferma che il lavoro da fare è tanto proprio nella logica di ciò che gli stessi amministratori invitano a fare, ovvero ognuno la propria parte. E in questa logica, e di fronte a questi problemi la politica non può e non deve arrivare dopo'.
 

Così Chiara Costetti, Presidente di Consiglio di Istituto promotrici, insieme ad altri presidenti, dell'incontro che giovedì sera ha portato sindaco, assessori e rappresentanti delle forze di Polizia ad un confronto diretto faccia a faccia con le famiglie sul problema che sta attanagliando scuole e giovane. L'offensiva di gruppi di giovani dediti ad atti di violenza, bullismo, aggressioni. Un incontro, lo ricordiamo, chiesto attraverso la raccolta di 8.000 firme e che ha visto circa 500 persone riunite presso la sala della parrocchia del Gesù Redentore, al Villaggio Giardino.
Cosa fare ora?

 

'Mantenere ciò che per la prima volta si è creato: una interlocuzione diretta in un incontro pubblico e al tavolo in prefettura. Tra due tre mesi verificheremo ciò che i rappresentanti del comune e delle istituzioni hanno fatto. Le promesse e gli impegni devono essere tradotti in fatti e noi verificheremo che ciò succeda. Come detto dagli incontri è emerso uno scollamento che è necessario recuperare tra istituzioni e realtà, ed in particolare realtà scolastiche. Ricordiamo che se non era per la raccolta firme e per la mobilitazione, un incontro così importante non sarebbe avvenuto. Su problemi di questo genere non siamo noi che dobbiamo anticipare le istituzioni e la politica. La politica non può arrivare dopo. Auspichiamo che quei canali di dialogo e di confronto che si sono aperti e l'ascolto promesso da parte delle istituzioni vengano mantenuti'.
 


 

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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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