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'Ieri, lunedì 13 settembre 2021, è cominciato un ennesimo nuovo anno scolastico che sa di
vecchio. Nessuna riforma strutturale, infatti, ha visto la luce. Sono trascorsi quasi due anni difficilissimi e sofferti, in cui sono stati messi in campo numerosi interventi “emergenziali” per chiudere piccoli o grossi buchi nel sistema scuola, ma non sono stati ancora risolti i veri nodi strutturali: servono classi poco numerose per una vera e piena relazione didattica ed educativa, servono organici docenti e ATA adeguati, servono risorse certe, continue e congrue.
Sulla base di tali motivazioni, il Coordinamento Presidenti di Consiglio di Istituto
dell’Emilia-Romagna, aderisce alla mobilitazione del prossimo 20 settembre indetta
da “Priorità alla Scuola”.
Considerazioni espresse dallo stesso Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Istituto in una nota nella quale si ricorda come 'la scuola italiana sia da anni all’ultimo posto in Europa per le risorse ad essa destinate: abbondantemente meno del 4% del PIL contro una media europea del 5%'
Punti evidenziati dal Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Istituto di Bologna città
metropolitana nel maggio del 2020 quando con una lettera aperta il Coordinamento si fece promotore di una lettera al Governo e al Ministro dell’Istruzione, sottoscritta da oltre 800 Presidenti di tutta Italia. Lettera che non ha mai ricevuto nessuna risposta.
'Già da molti anni alla scuola sono state tolte sempre più risorse; già da molti le nostre scuole sono insicure, la relazione pedagogica e l’efficacia didattica compromesse da classi sovraffollate ed organici inadeguati. Occorre formare nuove classi prime, in tutti gli ordini di scuola a partire dall’infanzia, poco numerose, occorre snellire quelle “pollaio”, potenziare e stabilizzare gli organici. Ieri è cominciato un ennesimo nuovo anno scolastico che sa di vecchio'
Redazione Pressa
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