Settimana Viva, in piazza Matteotti la chiusura
Centinaia di cittadini impegnati nella ‘catena della sopravvivenza’. L’appuntamento, riferimento regionale IRC, ha fatto scoprire in prima persona l'importanza delle manovre salvavita
Tappa per tappa, i partecipanti hanno scoperto, anche grazie all’uso di visori speciali, il funzionamento della cosiddetta 'catena della sopravvivenza, che racchiude tutte le procedure da compiere dalla persona che assiste ad un malore, compreso l'utilizzo del defibrillatore: la chiamata al 112 (che indirizza immediatamente al 118), il massaggio cardiaco seguendo le indicazioni dell'operatore al telefono, l'utilizzo del defibrillatore fino all'arrivo del mezzo di soccorso, una vera ambulanza presente all’evento solitamente usata anche per la formazione di alta qualità degli operatori. Presenti anche postazioni dedicate alle manovre di disostruzione pediatrica e rianimazione cardiopolmonare, anch'esse fondamentali per intervenire in modo tempestivo sui bambini.
Insieme agli operatori del 118 erano presenti referenti della Pediatria di Comunità, della Promozione alla Salute più gli operatori volontari di Anpas, Croce Rossa, Amici del Cuore e Misericordia.
“La settimana della Rianimazione Cardiopolmonare vuole sensibilizzare la comunità sull’arresto cardiaco improvviso, che nella nostra provincia riguarda circa sette persone la settimana – dichiara Luca Gherardi, Tecnico Soccorritore del Set 118 Modena -. L'obiettivo è quello di rendere consapevoli i cittadini sulle modalità di intervento partendo dal riconoscimento precoce di chi non risponde e non respira, effettuando una chiamata precoce ed efficace al 118. Le manovre suggerite via audio o video dagli operatori della centrale possono rivelarsi fondamentali, insieme all’uso del defibrillatore, per salvare la vita della persona colta da malore. Oltre alla conoscenza del sistema, è importante cercare di sensibilizzare le persone alla cultura del soccorso, perché siano sempre meno le persone che, se colpite da un malore o vittime di un incidente, si trovino tra l’indifferenza dei passanti”.
“Sono molto emozionata perché questo evento sarà la mia prima ‘Viva’ da Referente Regionale -afferma Manuela Manni – Referente IRC Regione Emilia Romagna e Repubblica di San Marino, - ma soprattutto in collaborazione, come da indicazione nazionale con le tutte le associazioni e realtà presenti in regione. Valore aggiunto a questo evento è sicuramente l’uscita a breve delle Nuove Linee Guida nazionali sull’arresto cardiocircolatorio per la stesura delle quali IRC è la società scientifica capofila. Esprimo un sentito ringraziamento a tutte le Associazioni che ci hanno sostenuto nell’organizzazione e che prenderanno parte all’evento”.“La conoscenza è la base fondante della prevenzione e della protezione – sottolinea Israel De Vito, Presidente della Federazione delle Misericordie dell'Emilia-Romagna -. Siamo onorati di poter essere attori di queste azioni ancor più rafforzando la collaborazione con le altre grandi strutture di volontariato quali Croce Rossa ed Anpas. La cultura della cardioprotezione, come statisticamente accertato in questi anni, salva molti soggetti che per qualsivoglia motivo si ritrovano in una situazione di pericolo”.“Anche quest’anno “Gli amici del cuore’ hanno partecipato all’iniziativa “Viva!” per diffondere alla popolazione la conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e dell’uso del Dae – afferma Marilena Campisi, presidente de ‘Gli amici del cuore’ -. L’arresto cardiaco improvviso colpisce ogni anno in Italia migliaia di persone: la tempestività dell’intervento da parte di un cittadino testimone dell’evento è fondamentale per ridurre la mortalità e gli esiti invalidanti con i conseguenti costi delle cure, cosa che in questo difficile momento è determinante per la sostenibilità del nostro sistema sanitario”.“Portare nel centro storico di Modena un’iniziativa come la Settimana Viva significa valorizzare il ruolo quotidiano delle volontarie e dei volontari delle pubbliche Assistenze, rendendolo visibile e condiviso con tutta la cittadinanza – dichiarano Iacopo Fiorentini, Presidente di Anpas Emilia-Romagna e Alessandra Trabucco, Coordinatrice Anpas della Provincia di Modena -. Sensibilizzare le persone sull’importanza di acquisire competenze semplici ma fondamentali, è un gesto concreto di prevenzione, che può davvero fare la differenza tra la vita e la morte”.
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