Storico evento Unimore: l'anno accademico si apre in carcere
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Storico evento Unimore: l'anno accademico si apre in carcere

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Cerimonia ufficiale alla presenza dei 5 studenti detenuti iscritti. Parla per loro Silvio detenuto iscritto a Geologia: 'Lo studio aiuta a riappropriarsi del senso della vita'


Storico evento Unimore: l'anno accademico si apre in carcere
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Sono 9 gli studenti detenuti al carcere di Modena, iscritti ai Dipartimenti di: Giurisprudenza, Scienze della Vita, Educazione e Scienze Umane, Comunicazione ed Economia e Scienze Chimiche e Geologiche. Presenti questa mattina alla speciale cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico presso la Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, dedicata proprio a loro: agli studenti detenuti. A lui il compito di parlare, dal palco, portando la voce degli studenti, insieme al Magnifico Rettore Prof. Carlo Adolfo Porro, il Direttore della Casa Circondariale Sant’Anna Dott. Orazio Sorrentini, il Comandante della Polizia Penitenziaria Massimo Bertini, la Prof.ssa Susanna Pietralunga, docente di Criminologia di Unimore e referente per la convenzione tra l’Ateneo e la Casa Circondariali, che ha tenuto la prolusione “Evoluzione storica della pena: dal pubblico supplizio alla risocializzazione. Il ruolo dell'Università”.

La convenzione tra Unimore, la Casa Circondariale Sant’Anna ed ER.

GO - Azienda regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell'Emilia Romagna, stipulata nel 2022, consente alle persone detenute nella struttura di accedere ai percorsi di studio universitari. Cerimonia aperta anche dall'ingresso dei docenti togati, due per ogni Dipartimento Unimore coinvolto nei corsi di laurea seguiti dagli studenti.

 



“L’Università rappresenta un luogo dove la cultura non conosce confini e dove le persone, indipendentemente dalle loro condizioni, possono accedere a strumenti concreti di emancipazione. La partecipazione di studenti, docenti e autorità istituzionali a questa cerimonia è testimonianza di un impegno comune nel promuovere un modello inclusivo di formazione, che riconosca la dignità e il valore di ciascun individuo. Un percorso, questo, che non riguarda solo l’accesso al sapere, ma la possibilità di costruire un nuovo senso di sé attraverso il confronto con le discipline e con la comunità.

La formazione può essere una chiave per trasformare una condizione difficile in un’occasione di cambiamento autentico e duraturo' – ha commentato il Rettore Prof. Carlo Adolfo Porro.

'Grazie alla convenzione in vigore i detenuti ristretti presso la Casa Circondariale, in possesso di idoneo titolo di studio, possono richiedere l’iscrizione ai corsi di studio attivati presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e, dopo aver sostenuto le prove di verifica delle conoscenze o superato i test di ammissione previsti, intraprendere gli studi universitari. In base alle caratteristiche dei corsi di studio, alle risorse disponibili ed ai vincoli logistici e di sicurezza, l’Università individua i percorsi compatibili con la condizione detentiva per i quali fornire forme specifiche di assistenza e supporto per lo studio, compresa l’organizzazione delle prove di ammissione all’interno dell’Istituto' - ha affermato Susanna Pietralunga, referente per la convenzione e promotrice dell'iniziativa di oggi, condivisa ed accettata con entusiasmo sia dal rettore sia dal direttore del carcere.

'Questo percorso di studi che ho iniziato mi sta aiutando. Lo studio aiuta a riappropriarsi dal senso della vita, della nostra forza interiore. Ci aiuta ad acquistare coraggio e fiducia per costruire una vita nuova' - afferma Silvio, detenuto ed iscritto al corso di laurea in geologia. 'Credo che la cosa importante sia non smettere mai di pensare di poter realizzare qualcosa di bello, cecando allo stesso tempo di renderlo utile per chi vive con noi, dentro e, un domani fuori dal carcere'

Nel video l'intervento di Silvio, studente Unimore, detenuto al carcere di S.Anna


 

La convenzione Unimore e Casa Circondariale prevede agevolazioni economiche tese a favorire l’iscrizione ai corsi di studio dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia di 1° e 2° ciclo e ciclo unico delle persone in stato di detenzione e del personale dell’Amministrazione Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale.
Unimore applica nello specifico, per le persone in stato di detenzione, l’esonero totale dal pagamento delle tasse universitarie (ad eccezione del contributo regionale, dell’assicurazione e del bollo) nonché delle indennità e contributi con specifiche finalità (es. iscrizione a selezioni e prove di ammissione) fatte salve le imposte di bollo.

Nella foto, da sinistra, il Rettore Porro, il direttore della Polizia Penitenziaria Bertini, la referente della convenzione Unimore-Carcere Pietralunga, il direttore del carcere Sorrentini, e Silvio, studente detenuto

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 

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