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Superiori e trasporti a doppio turno, in provincia studenti esasperati

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Le modifiche al trasporto scolastico per il doppio turno in presenza, stanno creando enormi disagi. Esplode la protesta dei ragazzi dei centri della provincia


Superiori e trasporti a doppio turno, in provincia studenti esasperati
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Ieri pomeriggio, alla vigilia della ripresa della didattica in presenza al 70% per le scuole superiori, il malumore degli studenti sui social cresceva già come un onda. La modifica degli orari del trasporto pubblico, conseguenti all'introduzione del doppio turno di entrata ed uscita da scuola disposto dalla prefettura di Modena di fronte ad un numero non sufficiente di mezzi tale da garantire una capienza dei bus al 50% ed il trasporto del 70% degli studenti in un solo turno, già faceva presagire gli enormi disagi che oggi si sarebbero verificati. Soprattutto per gli studenti residenti in zone della provincia e che utilizzano il trasporto pubblico per raggiungere altri centri sede della propria scuola. Dall'appenino il disappunto più forte.

'Siamo venuti a conoscenza solo all'ultimo del fatto che hanno tolto le corse delle corriere alle 13:40 costringendoci così a rimanere a Pavullo fino alla corriera successiva delle 15:10 quando usciamo alle 13:30' - afferma uno studente.

'Abbiamo chiesto alla scuola come ci dobbiamo comportare e ci hanno risposto che non ne hanno colpa loro e ci hanno dato un modulo per uscire alle 13:00 per prendere la corriera dalle 13:10, ma rimane il fatto che così perderemo mezz'ora di lezione al giorno e non sarà nemmeno giustificata. Così accadrà anche i giorni che dovremmo uscire alle 15:30 poiché la corriera successiva è alle 17:00'

'Più di quanto a voi 'adulti' sembra, noi a scuola veniamo con piacere (è vero ogni tanto ci lamentiamo, ma voi non lo fate mai del vostro lavoro?). È qua che cresciamo, abbiamo degli amici, ci divertiamo ed impariamo' - scrive un altro ragazzo di Pavullo sulla pagina Facebook Sei di Pavullo se.

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'Non vi sembra che la scuola sia un posto dove stare bene, senza pensare a problemi di trasporto, di come pranzare, di dove aspettare due ore una corriera e tutti i disagi che ci sono da domenica sera? Noi l'unica ansia che vorremmo per la scuola è quella delle interrogazioni e delle verifiche'

'Quanto sta accadendo lascia sgomenti' - afferma Giovanna Giannelli, genitore di uno studente di Pavullo e conosciuta anche come Presidente del locale comitato Salviamo l'ospedale.

'Nonostante la vastità, il territorio di Pavullo sul fronte dei servizi scolastici, non è tutelato. Due volte alla settimana dovremo fare lezione dalle 10:00 alle 15:00, vi sembrerà una sciocchezza ma molti
vengono da paesi fuori Pavullo e non saranno a casa se non prima di un'ora/un'ora e trenta. L'orario dalle 10 alle 15 due giorni a settimana senza poter mangiare a scuola, senza corriera delle 13,40 ed una corriera alle 15,10 porta al risultato che gli studenti che abitano fuori Pavullo ad esempio Vignola Zocca, Pievepelago Sestola, anche i giorni che fanno l'orario normale devono rimanere a Pavullo fino alle 15'.

'Se dovessimo ritardare un secondo in più a lezione e perdere la corriera arriveremo a casa verso le 18:00, poi dobbiamo studiare, cenare e magari prenderci un po' di tempo per noi stessi. Ma gli sport, le passioni, la famiglia e gli amici?' - ribadisce un altro studente pavullese sulla pagina.

Problematiche reali che pesano tanto più dopo un anno di sacrifici e Didattica a Distanze rappresentate in una lettera inviata da una studentessa di Pavullo.

Problematiche che non potevano non avere un riflesso politico. In particolare nelle rappresentanze dei giovani di Forza Italia e PD. 'Sono anni che denunciamo la carenza di fondi per il trasporto
pubblico destinati alla nostra provincia, carenza che rende l'organizzazione delle corse inutilmente complessa. Nonostante i 300 mezzi con capienza al 50% messi a disposizione del Trasporto Pubblico, la soluzione dei due turni adottata fa pagare a studenti e studentesse quella che è una carenza di cui non hanno colpe' - affermano i Giovani Democratici della provincia di Modena. 'Certe scelte devono essere prese di comune accordo con la Consulta, che avrebbe dovuto rifiutare orari scolastici che palesemente mal si adattano con la legittima richiesta di studenti e studentesse di non vedere sconvolta la propria quotidianità, il proprio studio e il proprio tempo libero. Come sempre, inoltre, sono le zone periferiche a pagare il prezzo più alto: per questo le denunce e le parole degli studenti del Frignano e della Bassa modenese non possono rimanere inascoltate. Per questo chiediamo uno sforzo, per quanto possibile, da parte della Provincia, delle scuole e di SETA per venire incontro alle esigenze di tutto il corpo studenti del nostro territorio'

'Nuovamente ci vengono segnalati disagi da parte degli studenti e dalle famiglie di Nonantola rispetto all'assenza di una corriera alle ore 15, infatti il servizio è garantito solamente alle 14.20 e alle 16.20' - sottolinea Andrea Bernagozzi, dei giovani di Forza Italia Modena. 'Diverse scuole modenesi hanno deciso di rimodulare l'orario, con lezioni pomeridiane, fino alle 15 costringendo i ragazzi ad aspettare da soli nella stazione delle corriere, creando preoccupazione nelle famiglie, visto che il luogo è noto essere mal frequentato, oltre al disagio da parte degli studenti che tornando a casa più tardi rispetto agli studenti che abitano in città hanno meno tempo per studiare. È necessario un maggiore coordinamento tra l'ufficio scolastico provinciale e i trasporti per modulare il servizio in relazione alle necessità delle scuole, l'ennesima mancanza nella gestione di un servizio non all'altezza delle esigenze dei cittadini'

Gi.Ga.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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