Trasporto pubblico, stop agli scioperi in cambio del ticket a 8 euro, insorge USB
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Trasporto pubblico, stop agli scioperi in cambio del ticket a 8 euro, insorge USB

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Filt CGIL, FIT-CISL, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna decidono di ritirare le procedure per la mobilitazione dopo l'incontro con Seta. USB, escluso dal tavolo. 'Serve solo a Seta a sedare la protesta e rimandare la discussione sui veri e gravi problemi'


Trasporto pubblico, stop agli scioperi in cambio del ticket a 8 euro, insorge USB
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'Le sigle sindacali Filt CGIL, FIT-CISL, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna hanno deciso di ritirare le procedure di sciopero in cambio dell’accettazione dell'azienda di un aumento del valore del ticket a 8 euro, valido a partire dal 1 gennaio 2025'. Questo il contenuto di una nota sindacale interna diffusa iieri sera al termine dell'incontro, durato diverse ore, tra le parti sindacali sopra citate e la Direzione Aziendale di Seta.
'Le organizzazioni sindacali hanno definito questo risultato come un segnale positivo per i lavoratori e hanno concordato un crono programma di incontri con la Direzione Aziendale per completare la trattativa entro il 30 aprile 2025'.
La posizione del fronte sindacale seduto al tavolo è chiara: 'l’aumento del ticket è un primo passo importante, che va nella direzione giusta per migliorare le condizioni economiche dei lavoratori.

L'accordo, pur non risolvendo tutte le problematiche, rappresenta un segnale forte di apertura al dialogo, con la promessa di proseguire su altri fronti, come la revisione degli altri istituti contrattuali. La volontà di ottenere ulteriori miglioramenti è stata ribadita dai sindacati, che monitoreranno da vicino l'implementazione degli impegni presi'. In sostanza nella consapevolezza che l'aumento del buono pasto, pur importante, non va ad intaccare il lato contrattuale, e dei diritti anche rispetto alla qualità del lavoro da tempo rivendicati, il fronte della triplice sindacale formato da CGIL, Cisl e Uil ormai da tempo allargato a Fais.Cisal e UGL-FNA, ritiene il passaggio positivo, anche e soprattutto in prospettiva. Tuttavia, la posizione di USB è ben diversa. Il sindacato di base, che da anni porta avanti la battaglia per l’aumento del ticket, e che da anni chiede il diritto di sedersi ad un tavolo dal quale è ancora escluso, nonostante la propria rappresentanza numerica, ha commentato l’accordo con scetticismo.

Pur rivendicando la paternità della proposta di innalzare il buono pasto a 8 euro, già rifiutata da Seta, l'Unione Sindacale di Base la pensa in maniera diversa rispetto all'opportunità di collegarla al ritiro della mobilitazione. 'Sebbene l'aumento di 8 euro sia stato sempre parte delle nostre richieste - sottolinea Giovanni Miele - il risultato non è soddisfacente, soprattutto considerando che l'azienda aveva sempre giustificato il rifiuto di un aumento simile con la presunta insostenibilità economica. Questo è tutt'altro che una vera e propria conquista, ma piuttosto un tentativo di sedare le proteste con un piccolo aggiustamento'.

USB critica duramente l'assenza di una vera democrazia sindacale, che ha portato alla sua esclusione dalle trattative, e avverte che dietro l'accordo sul ticket si nasconde un piano più ampio, volto a “armonizzare” le condizioni dei vecchi assunti con quelle dei nuovi lavoratori post-2012. 'Questo processo - afferma Miele - potrebbe tradursi in un peggioramento delle condizioni di lavoro, con il rischio di ridurre ulteriormente i riposi e di adattare i contratti alle condizioni peggiori'. Inoltre, il sindacato di base evidenzia la mancata discussione su temi fondamentali come l’organizzazione del lavoro e i turni, che restano tra le principali cause della fuga degli autisti, un problema che rischia di aggravarsi nel tempo.

Mentre i sindacati confederali sembrano accontentarsi di un piccolo passo avanti, USB rimane critica, accusando l'azienda e le altre sigle sindacali di voler nascondere con l’aumento del ticket le reali problematiche che affliggono i lavoratori del settore, facendo passare per soluzione ciò che, a loro dire, è solo un palliativo.
La trattativa è quindi ancora aperta, con posizioni divergenti che, almeno per il momento, sembrano difficilmente conciliabili. Le prossime settimane e gli incontri già programmati potrebbero rivelarsi decisivi per capire quale direzione prenderanno i negoziati e se ci saranno davvero cambiamenti significativi nelle condizioni di lavoro dei dipendenti Seta.

L'azienda

'Un accordo che pone le basi per un concreto miglioramento del trattamento di tutti i 1.020 dipendenti dell’azienda che eroga il servizio di trasporto pubblico su gomma nei bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. L’intesa è stata siglata ieri e costituisce un punto di svolta nell’articolato e costante percorso di dialogo costruttivo instaurato tra Seta e le Organizzazioni Sindacali firmatarie degli accordi nazionali ed aziendali - fa sapere l'azienda di trasporto pubblico in una nota -. Con questo accordo viene condiviso - con tutte le Organizzazioni sindacali dei bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza e con i rispettivi rappresentanti regionali - il percorso di confronto sul trattamento economico-normativo di tutto il personale Seta, con l’obiettivo di arrivare entro il prossimo 30 aprile 2025 alla conclusione del percorso di definizione del Contratto Unico aziendale, con allegati territoriali, nell’ambito del quale proseguirà il confronto costruttivo avviato con le Organizzazioni sindacali'.
Gi.Ga.

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 

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