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Lunghe attese alle fermate dei bus, ritardi e pause di fatto impossibili per il personale viaggiante. Corse meno frequenti che terminano con l’accumulo anche di 15 minuti di ritardo. Con il cambio di orario del trasporto pubblico, da quello ordinario a quello di vacanza scolastica, sono esplosi in questi giorni i disagi per gli utenti e per il personale viaggiante Seta. Che non riesce a garantire i tempi di percorrenza imposti dall’azienda, visto che il traffico quotidiano, che cambia solo nelle ore ore di punta legate agli orari delle scuole, ora chiuse, non va in vacanza. Autisti che spesso oltre alle difficoltà nel rispettare i tempi diventano bersaglio delle lamentale degli utenti che vedono i bus arrivare e partire anche con forti ritardi rispetto ai passaggi previsti.
Aspetti condividi da diversi autisti che abbiamo incontrato all’interno della stazione delle autocorriere, dove il personale si scambia opinioni oltre che un caffè, nelle pause che sui nastri orari della giornata, dividono i singoli turni di guida. Concordi anche nel ritenere che le soluzioni ci sarebbero. Una su tutte: cambiare i tempi di percorrenza nello specifico dell'orario scolastico. Da qui l’appello ad Amo, agenzia per la mobilità e a Seta, affinché si ponga fine al problema attraverso dei correttivi, apparentemente semplici. E se il problema della vacanze pasquali potrà essere limitato già dall'apertura delle scuole, l'intervento sarà tanto più importante per evitare il caos che - affermano gli autisti - potrebbe nuovamente verificarsi da giugno, con la fine delle scuole, e la riduzione del servizio. 'Cosa assolutamente da evitare' - spiega Rendace
Giuseppe Rendace Segretario provinciale Faisa - Cisal
Redazione Pressa
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