Vaccinazione antifluenzale pediatrica: non obbligatoria, gratis sotto i 6 e pagamento sopra i 7 anni per bimbi sani
Promossa dall'Ausl. Per la fascia 6 mesi-6 anni senza patologie la vaccinazione si esegue col pediatra, mentre per i bambini che rientrano nelle categorie a rischio, l'Ausl sta contattando i genitori. Gli esperti Ausl che la consigliano spiegano il perché
In particolare, la vaccinazione antinfluenzale per i bambini si esegue gratuitamente con il pediatra per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni che non hanno patologie specifiche, quindi sani, oppure presso gli ambulatori di Pediatria di Comunità dell'Ausl di Modena.
Per bambini di età superiore ai 7 anni senza patologie è necessario fissare l'appuntamento con la Pediatria di Comunità del proprio distretto sanitario. In questo caso la vaccinazione è a pagamento.
Per quanto riguarda invece i bambini che rientrano nelle categorie a rischio, l’Ausl sta già contattando i genitori per fissare un appuntamento.La vaccinazione viene somministrata tramite iniezione o spray nasale. Presso le Pediatrie di Comunità è possibile richiedere anche la vaccinazione anti-Covid.
La scorsa stagione, sono stati quasi 9.500 i minori di 14 anni (sani e con patologie) che si sono sottoposti alla vaccinazione antinfluenzale in provincia di Modena. Dall'inizio della nuova campagna ad oggi sono quasi 1600 i bambini vaccinati dalla Pediatria di Comunità. “La vaccinazione antinfluenzale è importante per i bambini, in quanto riduce il rischio di contrarre l'influenza e, in caso di contagio, li protegge da forme gravi della malattia e dalle sue complicanze, come polmoniti, bronchiti e otiti – dichiara Francesco Bellelli, Responsabile della Pediatria di Comunità dell’Ausl di Modena -. Inoltre, contribuisce a ridurre la circolazione del virus nella comunità, proteggendo anche i familiari non vaccinabili come i neonati e le persone particolarmente vulnerabili, a partire dagli anziani”.“La vaccinazione antinfluenzale è uno degli strumenti più efficaci per ridurre la circolazione e i contagi da virus influenzali durante la stagione epidemica, soprattutto fra le categorie più a rischio come i bambini piccoli' – sottolinea Silvia Cattani, pediatra di libera scelta -. 'Durante la stagione precedente 2024/25, nelle settimane di maggiore incidenza dei casi di influenza la popolazione generale raggiunse picchi di 20 casi ogni 1000 abitanti, la fascia di bambini sotto i 4 anni raggiunse fino a 50 casi ogni 1000 abitanti. Dunque proprio la categoria dei bambini sotto i 6 anni di vita è stata posta tra le categorie a rischio dalla Circolare Ministeriale, al pari dei soggetti con patologie croniche”.
Nella foto, da sinistra Silvia Cattani (pediatra libera scelta), Francesco Bellelli (responsabile Pediatria Comunità) e Alessandra Fantuzzi (Direttrice Igiene Pubblica)
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