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Oltre che per le lesioni vagionate i Carabinieri di Castelfranco stanno indagando per valutare l'eventuale movente razziale alla base del grave gesto messo a segno sabato sera da un 23 enne di Castelfranco, già conosciuto dai militari della locale stazione come un bullo, una testa calda, che dopo avere sparato con una pistola ad aria compressa con pallini di piombo contro un gruppo di pakistani in pieno centro a Castelfranco avrebbe esultato insieme agli amici, 'per avere colpito una persona di colore'.
I fatti: poco prima delle 21 di sabato l'uomo scorazzava in corso Martiri a bordo di un auto guidata da un amico. Insieme a loro, due ragazze, pronti ad affrontare una serata in compagnia. All'improvviso il ragazzo si affaccia dal finestrino dell'auto e con una pistola ad aria compressa caricata con pallini di piombo spara in direzione di tre persone di origine pakistana dirette ad un bar del centro che stanno camminando sotto il portico di Corso Martiri.
Si tratta di due uomini residenti a Bologna giunte a Castelfranco per passare la serata insieme ad un amico. Ignari di ciò che gli accadrà di li a poco. Uno di loro viene colpito al gomito e perde sangue. Il pallino è conficcato nella carne ma subito l'uomo non si rende conto di cosa sia successo. A chiarire il tutto alcuni testimoni che descrivono ai Carabinieri un’auto con a bordo alcuni giovani che esultavano affermando di avere colpito una persona di colore. Un particolare sulle cui motivazioni gli inquirenti stanno indagando e che che potrebbe ora portare portare, in aggiunta all'accusa di lesioni, l'aggravante legata alla discriminazione razziale.
Per chiudere il cerchio su quanto accaduto e giungere all'identificazione dei respobsabili, i Carabinieri visionano immediatamente le telecamere di videosorveglianza che identificano l’auto e soprattutto immortalano una ragazza che dopo il fatto scende dall’auto.
Elemento chiave, perché i militari la riconoscono come residente a Castelfranco. Si recano a casa sua e da li risalgono al resto del gruppo, formato dai due ragazzi che confessano ai militari quanto successo. I ragazzi, entrambi operai in ditte del luogo, avrebbe agito per noia, cercando stimoli per animare da subito la serata che da li a poco sarebbe proseguita con altre bravate.
Dopo essere stati in discoteca il gruppo si era fermato, sempre a Castelfranco nei pressi di un forno, con il volume dell'auto alto, al punto da disturbare il vicinato, generando le protesta di alcuni residenti e la controreazione del gruppo che si è messo a tirare pietre e sassi contro le abitazioni. Ma in questo caso senza nessuna conseguenza. A confermare identità e dinamica dello gesto che qualche ora prima aveva portato al ferimento di un uomo, i Carabinieri hanno rinvenuto all'interno dell'auto, oggetto di perquisizione, altri 7 pallini di piombo della stessa tipologia di quello sparato.
Redazione Pressa
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