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“Lo dicono i numeri: la questione sicurezza a Modena va affrontata immediatamente. Sul territorio mancano all’appello 160 agenti. Il Pd sceglie irresponsabilmente di ignorare il problema. La Lega, invece, continua la sua battaglia a fianco dei cittadini”
Così Stefano Bargi, consigliere regionale Lega Nord Emilia Romagna interviene in merito alla carenza di organico che da tempo caratterizza il territorio modenese. I dati aggiornati sulla situazione sono forniti dal Ministero dell’Interno, che (con ritardo) ha risposto ad una interrogazione formulata lo scorso 11 gennaio, dal deputato Lega Nord Gianluca Pini. “Si tratta di numeri chiari nella loro gravità: in provincia di Modena sono impiegate 1297 unità: 515 nella Polizia di Stato, 526 per l’arma dei Carabinieri e 256 nella Guardia di Finanza. Ciò a fronte di una previsione tabellare di 1.457 unità”, spiega Bargi.
“Invece di dare una risposta a questa emergenza il Ministero si limita a constatare che si tratta di ‘carenze che risultano in linea con la media nazionale’, come se questo rendesse meno grave il problema. E trincerandosi dietro questa scusa anche gli amministratori locali del Pd continuano ad ignorare questa emergenza”, insiste il consigliere. “E’ invece indispensabile intervenire subito per fare pressioni sul governo affinchè riporti l’organico in linea con le reali necessità del territorio, vessato da furti e rapine e lasciato a sé stesso dalle scellerate politiche della sinistra, locale e nazionale, sul tema criminalità”.
A rendere ancora più urgente la questione modenese c’è la possibile riapertura dell’ex Cie, che secondo i piani del governo diventerà un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr).
Il sindacato di polizia Siulp (condividendo un testo sottoscritto anche da Silp Cgil e Consap) ha sottolineato la necessità di poter contare un maggior numero di agenti in previsione dell’apertura: “Modena potrebbe essere la sola città dell’intera regione ad ospitare un centro dedicato ai rimpatri”, sottolinea Luca Bagnoli, rappresentante della Lega modenese “e la città potrebbe subirne un forte contraccolpo: una parte degli agenti di polizia in servizio verranno utilizzati a presidio della struttura e il territorio resterà inevitabilmente sguarnito”. Nei giorni scorsi i sindacati di polizia hanno incontrato i deputati Pd per metterli al corrente della situazione, senza però ottenere risposte concrete: “Come al solito il Pd per tentare di non perdere consensi finge di ascoltare le esigenze dei cittadini e dei lavoratori e poi non dà risposte. Per la Lega Nord, invece, il tema sicurezza è e rimane al primo posto”, aggiungono Bargi e Bagnoli.
Anche per questo domani mattina a Sassuolo la Lega Nord , insieme ai gruppi consiliari di opposizione Forza Italia e I Sassolesi, ha organizzato un sit-in davanti al municipio per chiedere al sindaco azioni concrete per fermare l’escalation di criminalità che sta mettendo a dura prova la città.