Inchiesta Octopus: 68 richieste di rinvio a giudizio

Nell'inchiesta della procura di Reggio spiccano volti noti dell'imprenditoria tra cui l'ex presidente CNA. Per otto l'accusa è di associazione a delinquere
All'inizio gli indagati nella maxi inchiesta Octopus coordinata dalla Procura di Reggio Emilia su un giro di fatturazioni false, erano 72, ora sono 68. Quattro hanno patteggiato. Quelli sul tavolo del sostituto procuratore Valentina Salvi che ne ha chiesto il rinvio a giudizio. Per otto di loro l'accusa è di associazione a delinquere. Finalizzata alla gestione di un ampio giro di fatturazioni false per operazioni inesististenti, realizzate anche attraverso a società di comodo.
Ne dà notizia oggi la Gazzetta di Reggio. Nell’inchiesta coinvolti volti noti dell’imprenditoria locale, in diversi settore anche sportivo ed un volto conosciuto anche nella rappresentanza di categoria, l'ex presidente della CNA reggiana Nunzio Dallari, con l'accusa di avere evaso imposte sui redditi. Ugualmente accusati anche il maranellese Giovanni Montorsi, fondatore dell'Arag di Rubiera, e Mario Gaspari, fondatore dell'omonima azienda reggiana specializzata nell'organizzazione di viaggi.
Gli otto accusati su cui pesa anche l'aggravante dell'associazione a delinquere sono il giornalista Marco Gibertini, Piersandro Pregliasco, Marco Castaldi, l’ex titolare della Reggiana gourmet Mirco Salsi, il figlio Gianluca Salsi, Gianluca Mussoni, Valerio Villani e Antonio Silipo.
In questa inchiesta sono cinque gli imputati di Aemilia coinvolti: oltre a Gibertini, Silipo e Mirco Salsi, Giuliano Debbi e Omar Costi. Gibertini, Castaldi e Pregliasco sono individuati come “promotori e organizzatori” del gruppo.

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli.Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione polit.. Continua >>
La Nera - Articoli più letti