Gli ha puntato il coltello all’altezza del cuore, intimandogli di consegnare soldi e cellulare. È iniziata così la rapina ai danni un ventenne domenica sera intorno alle 18, in via D'Alloro, laterale di Rua Muro a Modena. Due ventenni, amici, stavano passeggiando quando sono stati avvicinati da un 17enne di origine tunisina col volto parzialmente travisato da un passamontagna e un cappuccio, e la mano destra fasciata con una benda macchiata di sangue. Il giovane, dopo aver chiesto loro una sigaretta, con coltello alla mano ne ha minacciato uno puntando l'arma al petto, intimandogli di consegnare soldi e cellulare. In assenza dei primi il ragazzo ha consegnato il cellulare con il quale il malvivente si è allontanato. L'amico, capita immediatamente la gravità della situazione, spostandosi per evitare una reazione, e chiamando subito il 113 ha dato l'allarme. La chiamata ha permesso alla volante della Polizia di Stato di giungere sul posto in pochi minuti, di individuare il giovane poco dopo in via Emilia Centro e di portarlo in questura, da dove è stato trasferito al Centro di Prima Accoglienza ad Ancona, struttura del ministero riservata a minori arrestati. Si tratterebbe di un minore straniero non accompagnato, ospite di una comunità modenese.
Il giovane, al momento del fermo, ha colpito violentemente con numerosi calci il finestrino posteriore dell’auto di servizio durante l’accompagnamento in Questura ed è stato anche denunciato per i reati di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a quelli di tentata rapina e rapina aggravata
Gli investigatori sospettano che il ragazzo possa essere coinvolto anche in un altro episodio analogo, avvenuto poche ore prima. sempre nel centro storico, con modalità simili ma meno violente.
