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La Finanza di Modena ha di recente concluso attività ispettive che hanno consentito di segnalare per il recupero a tassazione, complessivamente, ricavi e redditi non dichiarati per oltre 1,5 milioni di euro, oltre a Iva evasa pari a circa 280mila euro, su tutto il territorio provinciale.
I controlli più rilevanti sono stati condotti dai militari della Compagnia di Sassuolo, sia con riferimento al settore delle compravendite di immobili e dei servizi connessi, sia in relazione alla concessione in locazione di appartamenti.
Mediante l’esecuzione di una verifica fiscale nei confronti di una agenzia immobiliare ubicata a Sassuolo, è stato portato alla luce, anche attraverso l’audizione di oltre 150 clienti, un collaudato sistema in virtù del quale solo una minima parte della reale provvigione corrisposta – che poteva arrivare al 10% del valore dell’immobile – era oggetto di fatturazione, mentre il resto veniva pagata in contanti e “in nero”. L’elevato numero di compravendite intermediate dall’agenzia hanno generato, dal 2017 ad oggi, ricavi non dichiarati per oltre 1,1 milioni di euro e Iva evasa di circa 250mila euro.
Altri controlli hanno riguardato due imprese, attive una a Sassuolo e l’altra a Fiorano, che cedevano in affitto i propri immobili o anche soltanto singole camere di appartamenti in completa evasione d’imposta. Gli affittuari, sia italiani che stranieri, erano solitamente persone che, avendo trovato un impiego in una delle imprese operanti nel distretto ceramico, avevano la necessità di reperire in tempi brevi una sistemazione alloggiativa, così dovendo cedere a offerte irregolari caratterizzate da canoni elevati e condizioni non favorevoli. Le attività ispettive eseguite dai militari della Compagnia di Sassuolo hanno consentito di ricostruire complessivamente ricavi non dichiarati per oltre 330mila euro, oltre a Iva evasa di circa 30mila euro.
Redazione Pressa
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