A ben vedere quello di Vaccari appare come il solito ritornello di chi vuole posticipare il momento della presa di coscienza delle proprie responsabilità. Perchè quale sarebbe esattamente il tempo per analizzare quanto fatto e non fatto dalla Regione Emilia Romagna? L'alluvione in Romagna di 16 mesi fa? O, per restare a Modena, l'alluvione di Nonantola del 2020? O quella di Bomporto e Bastiglia del 2014? Quando esattamente scatta il momento per guardarsi allo specchio e analizzare la realtà? Quando i cittadini costretti a fare i conti con montagne di fango, con i ricordi di una vita gettati nella melma, se non con lutti insanabili, hanno il diritto di ricevere risposte chiare? Quando possono essere trattati come uomini e donne e non come cartonati da applaudire perchè tanto bravi a intonare 'Romagna mia', mentre con le lacrime agli occhi raccolgono i cocci della loro esistenza?
'In quest’ultimo decennio l’Emilia-Romagna ha avuto assegnati dai Governi di Roma 594.567.679 euro soltanto per la lotta contro il dissesto idrogeologico.
Bene, questi dati sono reali o sono bestialità? E' vero o non è vero quello che afferma un senatore della Repubblica e un ministro? Su questo Vaccari non si espone, non entra nel merito, non smentisce e non conferma, ma si limita a invocare 'silenzio'.
Zitti tutti in nome di un malposto senso di rispetto. Zitti tutti ora, nella speranza che domani tutto finisca ancora una volta in cavalleria, sommerso dalle sterile polemiche del tutti contro tutti, da dibattiti scoloriti in programmi televisivi animati da presentatori azzimati, da confronti da vene grosse al collo. Zitti tutti perchè parlare, affrontare la realtà a due mesi dalle Regionali non conviene.
Giuseppe Leonelli