La prima settimana di apertura delle scuole è stato il caos e a quindici giorni di distanza le cose purtroppo non sono migliorate.
Anche in questi giorni gli ennesimi disservizi. Penso alla corriera Seta che doveva raggiungere questa mattina alle 8 la scuola media di Bomporto per l'inizio delle lezioni che non è arrivata in tempo a Bastiglia e Sorbara, costringendo i genitori, già al lavoro, a rientrare a casa per accompagnare in auto i figli a scuola. Penso a giovedì quando è saltata la corsa da Palagano a Modena. Penso ai bus sovraccarichi che costringono molti alunni a restare a terra oppure a salire stipati oltre ogni limite, compromettendo la stessa sicurezza del viaggio. Il tutto senza alcuna comunicazione, nè segnalazioni nelle varie app che di 'smart' non hanno proprio nulla.
Parliamo, nel caso delle corse saltate, di ragazzini di 11-12 anni che attendono inutilmente l'autobus, evidentemente oltre al disagio esiste anche un problema di sicurezza, di chi è la responsabilità se accade qualcosa? E gli esempi di Bastiglia e Palagano sono solo gli ultimi di una lunghissima serie.
E' capitato più volte che i ragazzi delle scuole superiori che vivono fuori Modena attendano inutilmente alla stazione delle corriere il bus per tornare a casa dopo le lezioni, con ritardi anche superiori all'ora. Tutto questo è del tutto inaccettabile, pure in considerazione del costo dell'abbonamento Seta che per i ragazzi sopra i 14 anni (con famiglie con Isee oltre i 30mila euro) è di più di 400 euro all'anno. Per questa cifra una famiglia si aspetta quantomeno un servizio decente.
A questo punto credo sia decisamente apprezzabile la disponibilità dimostrata dal presidente Alberto Cirelli di lasciare la sedia, evidentemente la professionalità in campi imprenditoriali differenti non basta a garantire una competenza in un settore che non si conosce, come quello del trasporto pubblico.
Cinzia Franchini

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