Opinioni Lettere al Direttore

Cornavirus, le 'vite parallele' dei sindaci di Modena e Ferrara

Cornavirus, le 'vite parallele' dei sindaci di Modena e Ferrara

Il distanziamento politico ha in qualche modo protetto Ferrara, che conta un numero nettamente inferiore di contagi e vittime per Covid-19 rispetto a Modena...


2 minuti di lettura

Nell'opera Vite Parallele, Plutarco metteva a confronto biografie di uomini celebri, riunite in coppie per mostrare vizi o virtù morali comuni ad entrambi. Noi non siamo Plutarco ma in questi giorni in cui per il Covid-19 si rincorrono suggerimenti, DPCM e restrizioni di ogni genere, abbiamo provato a mettere a confronto due Sindaci emiliani che distano pochi chilometri l'uno dall'altro, ma che per ordinanze e decisioni sembrano essere lontani anni luce. Il sindaco di Modena in piena emergenza economica non rinuncia al suo Bilancio per il 2020 che vede un sostanziale aumento dei tributi per persone e imprese. Anzi qualche giorno fa dichiara che 'Mai come ora l’impegno di noi tutti è a restare uniti e solidali': come se aumentare i tributi in questo momento fosse un segno di solidarietà. Sempre il Sindaco di Modena, in piena crisi sanitaria sembra assai distante dal voler prendere decisioni in materia di emergenza e a dispetto di qualsiasi regola di distanziamento sociale, riapre il Mercato di Via Albinelli, creando (involontariamente ci auguriamo) un bel po' di assembramento in centro.

Il sindaco di Modena, ligio alle regole che dal palazzo della Regione il suo Governatore detta, è lì che pensa se dichiarare obbligatoria o meno la mascherina per chi si reca fuori, preferisce (per non sbagliare) che sia il Governatore a decidere.
Spazio ADV dedicata a Società Dolce: fare insieme
Spostiamoci di qualche chilometro e incontriamo il Sindaco di Ferrara. Il 26 marzo dichiara che avrebbe distribuito gratuitamente mascherine ai suoi cittadini. Promessa mantenuta: il Comune le acquista (non aspetta quelle che Bonaccini promette a breve) e ad oggi ne ha già distribuite gratuitamente circa 150.000 ai suoi concittadini. Il sindaco di Ferrara (senza che il suo Governatore glielo imponesse) ha pensato che non sarebbe stato sbagliato anche sanificare strade e marciapiedi: e così ha fatto. A Ferrara da stamani, sempre per un'ordinanza del sindaco (che evidentemente un'autonomia critica ce l'ha ancora) non aspetta le decisioni della Regione, e rende obbligatoria la mascherina per entrare nei negozi, nei supermercati, nelle farmacie e in tutti gli uffici e locali aperti al pubblico. L’ordinanza prevede che chi non fosse in possesso di una mascherina, deve comunque proteggere bocca e naso con un foulard o una sciarpa per non incappare in una sanzione  da 400 a 3mila euro. 
Chissà cosa avrebbe scritto Plutarco; noi lasciamo a voi il compito di fare il parallelismo fra vizi e virtù di Muzzarelli e Fabbri.
Però una cosa possiamo affermarla: il 'distanziamento politico' ha in qualche modo favorito e protetto Ferrara, che conta un numero nettamente inferiore di contagi e vittime per il Covid-19 rispetto a Modena.
 
Anna Beatrice Borrelli
Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it
Spazio ADV dedicata a Acof onoranze funebri

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati